Kalashnikov Kontsern, la società russa che produce l’omonimo fucile d’assalto, sarà privatizzata
Kalashnikov Kontsern, la società russa che produce l’omonimo fucile d’assalto, sarà privatizzata. Dopo la vendita l’attuale amministratore delegato, Aleksei Krivoruchko, diventerà il nuovo azionista di maggioranza. La Kalashnikov Kontsern produce da 70 anni il fucile d’assalto Kalashnikov, noto anche come AK-47, e le sue infinite varianti. È un’arma che deriva da un modello progettato dagli ingegneri nazisti alla fine della Seconda guerra mondiale. Per decenni è stato il fucile d’ordinanza dell’esercito sovietico e di gran parte delle nazioni del Patto di Varsavia, copiato e imitato in tutto il mondo. Oggi è uno dei più popolari fucili d’assalto del pianeta e si calcola che ce ne siano in circolazione circa 100 milioni di esemplari.
Negli anni recenti la Kalashnikov Kontsern, che ha sede vicino Mosca, ha continuato a rifornire l’esercito russo, ma ha anche diversificato i suoi affari, producendo armi per i civili, droni e pretendendo il pagamento dei diritti da quei videogiochi che mostrano l’arma. La decisione di privatizzare la società fa parte di una strategia più ampia del presidente russo Vladimir Putin, che tramite la holding Rostec sta riformando il settore della produzione di armamenti. L’obiettivo è diversificare la produzione delle società del comporto difesa, come Kalashnikov Kontsern, renderle più redditizie e attraenti per gli investitori e quindi venderne quote ai privati. Le operazioni di vendita di Kalashnikov si concluderanno lunedì prossimo.