L’esercito dello Zimbabwe ha minacciato un intervento militare per fermare le persecuzioni interne al partito di governo
Il generale Costantino Chiwenga, capo dell’esercito dello Zimbabwe, ha detto oggi che i militari interverranno militarmente nel paese se continueranno le “purghe” interne al partito di governo, Zanu-PF, presieduto dal presidente Robert Mugabe. Chiwenga, il cui intervento è stato definito come “inusuale” da diversi osservatori, ha detto che l’esercito non tollererà altre persecuzioni contro membri di Zanu-PF con un passato legato al movimento di indipendenza nazionale: «Quando si parla di proteggere la nostra rivoluzione, i militari non esiteranno a intervenire». Chiwenga non ha fatto nomi espliciti, ma le sue dichiarazioni sono arrivate una settimana dopo che il presidente Mugabe aveva rimosso dal potere il suo vice, Emmerson Mnangagwa, che è poi scappato all’estero. Fino a poco tempo fa Mnangagwa era visto come possibile successore di Mugabe, ruolo che ora ha assunto Grace Mugabe, la moglie del presidente.