Otto storie di attori cambiati durante le riprese
A volte dopo un paio di giorni, altre a riprese già finite: Marty McFly non è sempre stato Michael J. Fox e in "Panic Room" avrebbe dovuto esserci Nicole Kidman
Il 9 novembre, Sony ha deciso di eliminare Kevin Spacey da tutte le scene del nuovo film di Ridley Scott Tutti i soldi del mondo, dopo le molte accuse di molestie sessuali nei confronti dell’attore. Le riprese erano già finite e l’uscita del film era prevista per dicembre. Spacey interpretava il ricchissimo petroliere americano Jean Paul Getty, che non è il protagonista del film, ma è comunque un personaggio centrale per la storia. Le scene in cui c’era Spacey saranno quindi rigirate con l’attore Christopher Plummer e Scott ha promesso che il film sarà nelle sale il 22 dicembre, come stabilito.
È capitato altre volte che, per varie ragioni, un regista o una casa di produzione scegliessero di cambiare attore in corsa, dopo che quell’attore aveva già girato alcune o tante scene. Qui avanti ci sono i casi più famosi, scelti tra quelli raccontati dal sito Indiewire.
Marty McFly in Ritorno al futuro
Il noto protagonista della trilogia di fantascienza di Robert Zemeckis è Michael J. Fox, lo sanno praticamente tutti. Lui era la prima scelta di Zemeckis fin dall’inizio, ma era troppo impegnato a girare la serie televisiva Casa Keaton e al suo posto fu quindi scelto l’attore Eric Stoltz. Dopo quattro settimane di riprese, Zemeckis si rese conto che Stoltz non era proprio adatto al personaggio: concordò con Spielberg, il produttore del film, di ricominciare daccapo, cosa che costò circa 3 milioni di dollari in aggiunta ai 14 programmati, e il ruolo fu affidato a Fox a patto che fosse comunque data la priorità a Casa Keaton nell’eventualità di sovrapposizioni nei calendari delle due produzioni. C’è anche un video, di Stoltz al posto di Fox.
Lei in Lei
Il personaggio che dà il titolo al film del 2013 di Spike Jonze è, in realtà, solo una voce. Quella di cui si innamora il protagonista interpretato da Joaquin Phoenix. Per la versione originale del film (in inglese), Jonze decise che quella voce avrebbe dovuto essere quella di Samantha Morton, l’attrice britannica candidata all’Oscar per Accordi e disaccordi e per In America – Il sogno che non c’era. Jonze fece recitare Phoenix e, altrove in un altro momento, fece dire a Morton tutte le sue frasi. Poi, montando il film, decise che non gli piaceva l’interazione tra i due. Scelse quindi la voce di Scarlett Johansson, quella che si sente nel film. La voce nella versione italiana è invece di Micaela Ramazzotti. Jonze disse comunque a Vulture: «Adoro Samantha. Siamo amici da una vita e spero di fare ancora tante cose con lei in futuro».
Tony in Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo
A volte il cambio di un attore – che in inglese si dice recast – si deve fare per il motivo più brutto di tutti. Nel gennaio 2008 morì Heath Ledger, mentre stava girando le scene di Parnassus – L’uomo che voleva ingannare il diavolo di Terry Gilliam. Dopo una pausa di circa un mese, la sceneggiatura fu modificata, e Johnny Depp, Jude Law e Colin Farrell furono scritturati per interpretare delle versioni alternative di Tony, il personaggio di Ledger. Il film uscì quasi due anni dopo la morte di Ledger, nel dicembre del 2009. Tutti e tre gli attori che sostituirono Ledger donarono quello che avevano guadagnato a sua figlia, Matilda.
Benjamin L. Willard in Apocalypse Now
Le dinamiche sono uguali a quelle di Ritorno al futuro. Per interpretare il capitano Willard, Francis Ford Coppola aveva deciso fin da subito che voleva Martin Sheen. Ma Sheen aveva troppo da fare con un altro lavoro e Coppola provò a ripiegare su Harvey Keitel. Dopo alcuni giorni vide però che con Keitel il personaggio era diverso – «più attivo e meno passivo», ha scritto IndieWire – e non come lo aveva pensato lui. Allora sospese tutto, ringraziò Keitel e volò fino a Los Angeles per convincere Sheen a recitare nel suo film.
Dwayne Hicks in Aliens – Scontro finale
Per questo film di fantascienza del 1986 (il quarto film da vedere se volete vederli nell’ordine con cui succedono le cose), James Cameron scelse James Remar, che è stato Ajax in I guerrieri della notte e Harry Morgan in Dexter. Solo che poi ci furono “divergenze creative”. Remar spiegò più avanti che lo avevano licenziato perché era stato arrestato per possesso di droga. Al suo posto arrivò Michael Biehn, che era già stato Kyle Reese in Terminator (sempre di Cameron). A farci molta attenzione, si può ancora vedere che in alcune scene quando è di spalle, Hicks è Remar, non Biehn.
V in V per Vendetta
Recita sempre dietro una maschera quindi, direte voi, uno vale l’altro. No, proprio perché, non avendo possibilità di recitare col viso, al protagonista di V per Vendetta tocca farlo con il corpo e la voce. Per il ruolo dell’eroe mascherato in questo film distopico tratto da un graphic novel di Alan Moore, fu scelto James Purefoy, che partecipò alle riprese per sei settimane. Non è ben chiarò perché, ma a quel punto pure Purefoy se ne andò, pare per sua scelta. Al suo posto fu chiamato Hugo Weaving, re Elrond nel Signore degli Anelli e l’agente Smith in Matrix. E comunque: sì, visto che Purefoy aveva recitato con una maschera non è che dovettero rigirare tutte-tutte le scene.
Meg Altman in Panic Room
È piuttosto noto che la protagonista di questo thriller di David Fincher è Jodie Foster. Al suo posto avrebbe dovuto esserci Nicole Kidman, che aveva da poco girato Moulin Rouge!. Proprio lì Kidman si era fatta male a una gamba e dopo 18 giorni di riprese di Panic Room decise di abbandonare il progetto. Al suo posto arrivò Foster.
Aragorn in Il signore degli anelli
Peter Jackson aveva scelto Stuart Townsend: un attore e regista che ha interpretato Dorian Grey in La leggenda degli uomini straordinari. Ma Townsend, che in previsione del ruolo aveva passato mesi a prepararsi e allenarsi, fu scartato dopo un paio di giorni di riprese, perché Jackson lo ritenne inadeguato al ruolo. Per sostituirlo pensò a Russell Crowe e Daniel Day-Lewis, ma alla fine scelse Viggo Mortensen.