Chi si gioca l’accesso ai Mondiali
Nei prossimi giorni otto Nazionali europee – tra cui l'Italia – si contenderanno gli ultimi quattro posti disponibili per i Mondiali, e nulla è scontato: una guida
Gli spareggi per la qualificazione ai Mondiali di calcio in Russia del 2018 inizieranno stasera e con quattro incontri disputati tra andata e ritorno stabiliranno quali saranno le ultime quattro Nazionali europee ad accedere alla fase finale della Coppa del Mondo. Le prime due partite sono in programma stasera: Irlanda del Nord-Svizzera e Croazia-Grecia, entrambe alle 20.45. Domani toccherà all’Italia giocare a Stoccolma contro la Svezia, mentre sabato Danimarca-Irlanda terminerà il programma delle partite di andata. Quelle di ritorno si disputeranno da domenica a martedì, dando a ciascuna Nazionale tre giorni di riposo fra un impegno e l’altro.
Saranno quattro partite in cui si potranno vedere alcuni dei più forti calciatori europei in attività, e qualcuno di questi potrebbe anche non riuscire ad andare ai Mondiali, come già è successo spesso nelle passate edizioni. Le maggiori attenzioni sono su Italia e Croazia, che per valore e storia sono fra le prime dieci Nazionali d’Europa, ma anche le altre sei squadre hanno molto da dire.
Irlanda del Nord – Svizzera
Andata: 9 novembre / Ritorno: 12 novembre
Dopo l’Islanda, l’Irlanda del Nord è probabilmente la più grande sorpresa del calcio europeo degli ultimi anni. Dopo aver disputato i suoi primi Campionati europei lo scorso anno in Francia, ora ha addirittura l’occasione di andare a giocarsi la quarta Coppa del Mondo della sua storia. La squadra non è cambiata molto da quella che finì gli Europei agli ottavi di finale: in attacco c’è sempre l’ex centravanti del Palermo, Kyle Lafferty, il capitano è ancora Steven Davis, centrocampista del Southampton, mentre il leader della difesa continua ad essere Jonny Evans, ex difensore del Manchester United.
C’è comunque una notevole differenza con la Svizzera, una Nazionale che può essere considerata superiore sotto ogni aspetto. Ha concluso il proprio girone al secondo posto ma a pari merito con il Portogallo, arrivato primo per via della miglior differenza reti e dopo aver vinto lo scontro diretto all’ultima giornata. È sempre allenata dall’ex allenatore della Lazio Vladimir Petkovic e fra i convocati ci sono molti giocatori attualmente in Serie A: Lichtsteiner (Juventus), Rodriguez (Milan), Behrami (Udinese) e Freuler (Atalanta). Il centrocampo è considerato uno dei suoi punti di forza, e stasera dovrebbe essere composto da Freuler, Granit Xhaka e Blerim Dzemaili.
La partita di andata si giocherà al Windsor Park di Belfast, il ritorno al St. Jakob-Park di Basilea.
Croazia – Grecia
Andata: 9 novembre / Ritorno: 12 novembre
La Croazia si è lasciato sfuggire l’accesso diretto ai Mondiali nelle ultime tre partite dei gironi, dove ha perso contro la Turchia e pareggiato in casa contro la Finlandia, permettendo così all’Islanda di qualificarsi per la prima volta. Ha rischiato addirittura l’esclusione, ma con la vittoria in trasferta con l’Ucraina è riuscita ad accedere almeno agli spareggi. Tutto questo nonostante la squadra sia formata dalla miglior generazione di calciatori croati dal 1998, anno in cui arrivò terza ai Mondiali: ci giocano due centrocampisti del Real Madrid (Modric e Kovacic), uno del Barcellona (Rakitic), gli interisti Ivan Perisic e Marcelo Brozovic e i due juventini Mario Mandzukic e Marko Pjaca, tornato di recente da un lungo infortunio. Il problema sembra essere uno: la gestione tecnica, che dopo Slaven Bilic è stata sempre affidata ad allenatori poco esperti e con una carriera di secondo livello. L’ultimo di questi, Ante Cacic, è stato esonerato dopo il pareggio contro la Finlandia. Ma come sostituto la federazione croata ha scelto di affidare l’incarico a Zlatko Dalić, che negli ultimi sette anni non ha mai allenato al di fuori di Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Anche la gestione tecnica della Grecia è stata abbastanza travagliata. Negli ultimi tre anni ha cambiato tre allenatori, passando da Claudio Ranieri all’uruguaiano Sergio Markarian e infine al tedesco Michael Skibbe. La squadra ha mancato la qualificazione agli Europei del 2016 e nei prossimi giorni si giocherà l’accesso ai Mondiali contro la Croazia, dove si presenta da sfavorita. All’andata dovrà infatti fare a meno del suo miglior difensore, Kostas Manolas della Roma; l’altro migliore in quel reparto, Sokratis Papastathopoulos del Borussia Dortmund, non è al meglio della condizione. Rispetto alla Croazia ha molta meno qualità, e sembra dovrà puntare tutto sulla fisicità e l’esperienza dei suoi giocatori.
La partita di andata si giocherà allo stadio Maksimir di Zagabria, il ritorno al Georgios Karaiskakis del Pireo.
Svezia – Italia
Andata: 10 novembre / Ritorno: 13 novembre
La Svezia è arrivata seconda nel suo girone di qualificazione davanti all’Olanda – eliminata – e dietro alla Francia. Agli spareggi non potrà contare sul suo giocatore più forte e rappresentativo, Zlatan Ibrahimovic, attualmente infortunato (il suo rientro al Manchester United è previsto per dicembre) che in ogni caso un anno fa aveva annunciato il suo ritiro dal calcio internazionale. L’ultima volta che l’Italia ha incontrato la Svezia è stato in occasione degli Europei del 2016: in panchina c’era Antonio Conte e l’Italia vinse 1-0 grazie a un gol di Eder arrivato verso la fine del secondo tempo. Senza Ibrahimovic la Svezia ha perso molto, ma nelle qualificazioni, dove è riuscita a battere la Francia, ha dimostrato di poter giocarsela alla pari anche con le migliori squadre d’Europa, e a maggior ragione contro quelle più vulnerabili.
La Nazionale italiana è ben diversa da quella che disputò gli Europei, ed è vulnerabile. Nonostante le aspettative non fossero alte come nel passato, la gestione di Giampiero Ventura non sta portando molti risultati. Dopo un buon inizio, negli ultimi mesi l’Italia ha giocato male, ha perso in malo modo lo scontro diretto contro la Spagna e recentemente, nelle partite contro Macedonia e Albania, non ha mostrato alcun progresso. Nelle ultime convocazioni Ventura ha provato a smuovere un po’ la situazione chiamando Jorginho, centrocampista del Napoli molto apprezzato nel ruolo di regista, e l’attaccante del Valencia Simone Zaza, che ha avuto un ottimo inizio di stagione. I giocatori italiani più esperti, su tutti Buffon e De Rossi, si sono detti fiduciosi e preparati, ma non sarà affatto semplice.
La partita di andata si giocherà alla Friends Arena di Stoccolma, il ritorno al Giuseppe Meazza di Milano.
Danimarca – Irlanda
Andata: 11 novembre / Ritorno: 14 novembre
È considerato lo spareggio più equilibrato. Entrambe seconde nei loro gironi, la Danimarca ha ottenuto un punto in più dell’Irlanda nelle partite di qualificazione. Anche le statistiche sarebbero molto simili se solo la Danimarca non avesse Christian Eriksen, uno dei migliori centrocampisti al mondo che nelle dieci partite dei gironi ha segnato 8 gol e fornito 4 assist, risultando sempre decisivo. Il livello della squadra è comunque buono, come dimostra la presenza fra i titolari del difensore del Chelsea Andreas Christensen, di Lasse Schöne, mediano dell’Ajax, e del giovane talento Pione Sisto.
L’Irlanda si presenta allo spareggio con dieci giocatori diffidati: rischiano quindi di saltare la partita di ritorno, se dovessero venire ammoniti. Non è una Nazionale che fa della qualità il suo punto di forza ma negli ultimi quattro anni, sotto la guida di Martin O’Neill, oltre a fare grandi progressi sul piano dei risultati è diventata una squadra molto difficile da affrontare, principalmente per via dell’intensità del suo gioco e per la fisicità dei giocatori: tutti i convocati per lo spareggio giocano in Inghilterra, dalla Premier League alla terza divisione.
La partita di andata si giocherà allo Parken Stadium di Copenaghen, il ritorno all’Aviva Arena di Dublino.