Lo sparatore di Sutherland Springs era stato ricoverato in un ospedale psichiatrico e aveva provato a scappare
Stanno emergendo molti dettagli sulla vita privata di Devin Kelley, l’ex soldato americano responsabile della sparatoria di massa nella chiesa battista di Sutherland Springs in cui sono state uccise 26 persone. Nei giorni scorsi si era venuto a sapere che Kelley aveva passato 12 mesi in un carcere militare per avere picchiato sua moglie e il suo figliastro, e che le autorità militari si erano dimenticate di segnalare la sua condanna alle autorità federali (cosa che avrebbe potuto impedirgli di comprare legalmente delle armi).
Ieri sera la KPRC, una tv locale di Houston, ha scoperto che Kelley era stato brevemente ricoverato in un ospedale psichiatrico a Santa Teresa, in New Mexico, da cui una sera era anche scappato. Nel rapporto di polizia sulla sua fuga, si dice anche che in passato Kelley aveva rappresentato «un pericolo per sé e per gli altri» e che aveva provato a contrabbandare delle armi nella base a cui era stato assegnato.
Le motivazioni di Kelley per la strage in Texas non sono ancora state chiarite del tutto, ma sembra che il 26enne volesse vendicarsi con la famiglia della sua seconda moglie, Danielle Shields, con cui era sposato dal 2014 ma da cui si era già separato. La famiglia di Shields era solita frequentare la chiesa colpita da Kelley, e sembra che nella sparatoria sia morta la nonna dell’ex moglie.