E quindi hai finito di vedere “Stranger Things 2”
Domande, risposte, teorie, curiosità e cose da sapere per chi aspetta già la terza stagione (ci vorrà un bel po')
La prima stagione di Stranger Things arrivò nell’estate 2016, quando nessuno se l’aspettava. La seconda è online dal 27 ottobre, e probabilmente non c’è mai stata così tanta attesa per una nuova stagione di una serie Netflix. È piaciuta molto a molti, fatta eccezione per il settimo episodio, e le recensioni dei critici, i voti sui siti più importanti e i nostri amici al bar dicono che la seconda stagione è bella come la prima, forse di più: ci sono personaggi più sfaccettati, una trama che tiene attaccati e un notevole numero di intriganti citazioni anni Ottanta.
Abbiamo messo insieme curiosità, teorie, spiegazioni, cose interessanti, cose divertenti e cose da sapere sulla seconda stagione di Stranger Things e su quel pochissimo che per ora si sa sulla terza. Abbiamo parlato, tra le tante cose: di capelli, di Bud Spencer, della campagna presidenziale del 1984, dello sceriffo Hopper che balla, dei graphic match cut e di una cosa su Netflix di cui forse non vi eravate accorti.
Più in generale: occhio, SPOILER.
Potreste esservi fatti qualche domanda
Non siete gli unici. Diversi siti se le sono fatte e hanno provato a trovare alcune risposte. Sono però solo teorie, eh: niente certezze.
– Dustin e Hopper sono infetti? Hanno respirato molto di quello strano pulviscolo nel tunnel. Nella già confermata terza stagione potrebbero fare una fine simile a quella di Will (che, poveretto, son già due stagioni che tocca sempre a lui).
– Kali tornerà? La vediamo nella primissima scena del primo episodio, e poi nel settimo. È servita per far capire un po’ di cose a Eleven (o Undici) ma è molto probabile che la rivedremo nella terza stagione. Poi: è buona o cattiva? Immaginandoci Eleven come Luke Skywalker, lei è Darth Vader o può essere Yoda?
– E tutti gli altri numeri che non sono 8 e 11? Non ne sappiamo nulla, ma è di certo un buon modo grazie al quale la serie potrebbe trovare tante nuove strade.
– Sappiamo già quale sarà il mostro della terza stagione? Molto probabilmente sì: lo vediamo all’inizio, lo vediamo alla fine, fa paura, non ne sappiamo molto altro e non è per niente sconfitto.
– Il Dr. Brenner è vivo? Non lo vediamo, e quindi non lo sappiamo per certo. Ma ci sono molti riferimenti al fatto che “Papa” potrebbe essere vivo e potrebbe tornare. È comunque molto probabile che, per la sua importanza nella storia potremmo rivederlo in qualche scena, fosse anche solo per qualche illuminante flashback.
– Che farà Steve? Non sta più con Nancy, è diventato amico di Dustin ma il suo personaggio dovrebbe diplomarsi a breve, e idealmente lasciare Hawkins. Potrebbero bocciarlo (non scrive dei grandi temi, a quanto ne sappiamo) o potrebbe scegliere di restare a Hawkins. Qualcuno su Reddit se lo è immaginato come possibile nuovo aiuto sceriffo di Hopper, per esempio.
– E Max? E Billy? A pensarci bene i due fratelli non fanno davvero molto per portare avanti la storia (almeno quella che riguarda il Sottosopra). E sappiamo pochissimo sul loro passato: per ora li hanno introdotti, nella terza potrebbero diventare ancora più importanti.
– L’ultima scena? Si vede il mostro, il Mind Flayer, che è sempre più incombente nonostante Eleven abbia chiuso la porta che collega il sopra al Sottosopra. Ross Duffer, uno dei due fratelli ideatori della serie, ha detto: «Hanno chiuso la porta al Mind Flayer, ma è ancora nel Sottosopra ed è ben consapevole che ci sono i ragazzi, e in particolare Eleven. Fino all’ultimo episodio non l’aveva incontrata e non sapeva la sua forza. Ora sa che esiste».
L’avete visto “Oltre Stranger Things”?
È la serie/talk show che si attiva alla fine del nono e ultimo episodio. È fatta da sette episodi di una ventina di minuti ciascuno. Guardandola si scopre che, secondo una prima sceneggiatura, Bob avrebbe dovuto morire ucciso da Will (o meglio: da Will posseduto) e Eleven e Mike avrebbero dovuto incontrarsi solo alla fine-fine, al ballo. I fratelli Duffer hanno anche spiegato di essere rimasti colpiti da come tanti spettatori abbiano dato grande peso alla loro scelta di mettere, nei giardini di alcune case, quei cartelli con i nomi dei politici che si usano negli Stati Uniti per far sapere chi sostiene quella famiglia. Nel 1984 il candidato dei Democratici era Walter Mondale, quello dei Repubblicani Ronald Reagan. Davanti alla casa dei Wheeler (Nancy e Mike) c’è un cartello pro-Reagan. Davanti alla casa degli Henderson (Dustin) c’è un cartello per Mondale.
I Duffer hanno anche spiegato che Bob (Sean Astin) avrebbe dovuto essere nella serie giusto per un episodio: ma il suo personaggio li ha cconvinti così tanto che aggiunsero molte altre scene per lui. Come quella in cui muore, o come quella in cui dice a Will di fare quello che Will fa per scacciare il mostro (che, proprio perché lui fa quella cosa, riesce a entrare in lui). Astin fece tra l’altro il provino per fare il giornalista Murray Bauman (ruolo che è invece andato a Brett Gelman). I primissimi provini dei bambini protagonisti invece li avete visti, vero?
Intermezzo rilassante
Ogni stagione che si rispetti deve avere almeno un meme di livello. Quello della seconda stagione di Stranger Things è lo sceriffo Hopper che balla. La scena originale è nel terzo episodio, con il flashback che mostra quando portò Eleven nella casa nel bosco. Nella scena Hopper fa partire la canzone “You Don’t Mess Around” di Jim Croce e si mette a ballarla. Il pubblico ha apprezzato e parte del pubblico ha iniziato a mettere canzoni di ogni tipo come accompagnamento a quella scena. È nato anche un apposito profilo Twitter, già seguito da più 30mila persone. David Harbour (che interpreta Hopper) ha molto apprezzato e ha scritto: «Chiunque abbia creato questo profilo ha vinto. Ha vinto Internet e ha vinto il mio gelido cuore di pietra. Grazie».
Whoever created this account has won, not only the internet, but, yes, my stone cold heart. Thank you @hopperdancingto ❤️ https://t.co/RCf8dRZfOC
— David Harbour (@DavidKHarbour) October 29, 2017
https://twitter.com/hopperdancingto/status/928076020288278530
https://twitter.com/hopperdancingto/status/924476928093929473?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fknowyourmeme.com%2Fmemes%2Fsheriff-hopper-dancing
Parliamo del settimo episodio
Quasi 400mila persone hanno votato la serie su IMDb: il voto medio è 9 su 10, il 43 per cento dei votanti ha dato 10 su 10 alla serie e la fascia di spettatori a cui la serie è piaciuta di più è quella delle femmine con meno di 18 anni. Gli utenti votano anche i singoli episodi: tutti quelli della prima stagione hanno un voto medio che sta tra l’8,5 e il 9,6. Tutti tranne “La sorella perduta”, il settimo episodio della seconda stagione. Il suo voto medio è 6,3. È staccato da tutto il resto della serie e serve a due cose: dare un po’ più di passato al personaggio di Eleven, a darle ulteriori motivi per fare quello che fa e, soprattutto, aprire una possibile nuova linea narrativa.
L’episodio è stato criticato, anche da molti critici di professione, perché arriva nel momento sbagliato, perché anziché approfondire la storia generale ne palesa le debolezze (quelle a cui non pensavamo finché si stava a Hawkins) e perché rompe il ritmo proprio nel momento in cui la serie si stava facendo avvincente. Su Internet molti hanno detto che Kali e i suoi amici sono delle macchiette (qualcuno ha parlato di Peter Pan e dei bambini sperduti) e che, semplicemente, l’episodio oscillava tra il noioso e il banale.
Tra i pochi che l’hanno difeso c’è Caroline Framke di Vox. Ha scritto che è un bel modo per provare qualcosa di nuovo, che i Duffer dovrebbero provare anche nella terza stagione; ma anche lei pensa che arrivi nel momento sbagliato. Le critiche all’episodio sono state così tante che i fratelli Duffer si sono sentiti in dovere di rispondere: hanno detto che avevano voglia di sperimentare per evitare di «fare sempre le stesse cose» e che, comunque, si sono divertiti molto a scriverlo e girarlo.
Avete fatto caso al montaggio?
Non sentitevi in colpa, se no. È una di quelle cose di cui si dice: quando è fatto bene, non si nota. E poi sappiamo che avete visto nove episodi in un pomeriggio: qualche dettaglio potrebbe esservi sfuggito. Comunque: Stranger Things si fece notare già nella prima stagione per come passava da una scena all’altra. Usava tanti “contrast cut” (in cui il taglio collega due scene in contrasto, per esempio il sogno di un campo fiorito alla scena di un incendio), e tanti “graphic match cut” (in cui il taglio collega due scene in cui due oggetti dalla forma simile occupano la stessa posizione nell’inquadratura). Questi video mostrano i migliori cut della prima e della seconda stagione:
Eleven: meglio o peggio?
La prima cosa da sapere è che, all’inizio, Stranger Things era stata pensata come una serie da una sola stagione: Eleven sarebbe dovuta morire alla fine. Poi le cose sono cambiate e Stranger Things 2 senza Eleven non sarebbe stata la stessa cosa, quindi l’hanno tenuta: il personaggio funziona tantissimo e l’attrice che lo interpreta – Millie Bobby Brown – è davvero brava. Nella prima stagione Eleven saltava fuori dal nulla, non sapevamo nulla di lei, prima non parlava e alla fine aveva detto in tutto circa 250 parole. Nella seconda parla di più, cambia un paio di volte aspetto e pettinatura e, fatta eccezione per un paio di momenti con Mike e per i momenti con Hopper, è separata dal gruppo. A prescindere dalla bravura di Millie Bobby Brown su cui concordano praticamente tutti, c’è chi ha scritto che Eleven è diventata meno interessante (anche perché l’episodio in cui la si vede di più è quello che è piaciuto meno). Ira Madison III ha scritto su Daily Beast che nella prima stagione Eleven era il personaggio migliore, mentre ora è diventata «solo la sua più pesante zavorra».
I capelli in Stranger Things
Nella prima stagione Millie Bobby Brown i capelli se li era tagliati davvero (dopo che Furiosa aveva aperto la strada). Vulture ha chiesto allora un po’ di cose a Sarah Hindsgaul, che si è occupata delle acconciature degli attori. Ha scoperto che per i capelli di Steve ha usato prodotti diversi da quelli che Steve dice di usare, e che per fare i capelli di Dustin “alla Steve” ci ha messo solo una decina di minuti. Riguardo alle due acconciature di Eleven ha detto che la sfida, soprattutto per la prima (quella pre-Chicago), era farla sembrare una bambina anche coi capelli lunghi. C’era infatti il rischio che con i capelli lunghi Eleven dimostrasse un paio di anni in più. Hindsgaul ha detto di aver scelto di tenere i capelli ricci naturali di Brown e di ispirarsi, per i suoi capelli, alla copertina del libro svedese Ronja. La figlia del brigante. La scelta dei capelli con gel post episodio 7 è stata fatta per far sparire dal suo viso tutti quei capelli, e farla diventare più simile all’Eleven della passata stagione.
Questa non l’avete notata
Non ci è dato sapere che ne è stato della figlia di Hopper: ci dicono tutti essere morta, ma chissà. Di sicuro Hopper tratta Eleven come una figlia. Nella prima stagione si vedeva però che Sara, la sua vera figlia, aveva un nastrino blu per capelli. Come ha fatto notare BuzzFeed, In altre scene della prima stagione si vede che, dopo la morte di Sara, Hopper continua a indossarlo. Nelle ultime scene della seconda stagione quel nastrino è al braccio di Eleven.
Bud Spencer e Stranger Things
Abbiamo già messo insieme più di 25 cose pop, quasi tutte anni Ottanta, citate nella seconda stagione di Stranger Things. Poi qualcuno ci ha fatto notare che ci eravamo colpevolmente dimenticati di dire che ci sono in effetti molte cose in comune tra la seconda stagione e Uno sceriffo extraterrestre… poco extra e molto terrestre. È un film del 1979 in cui Bud Spencer interpreta un burbero sceriffo e Cary Guffey, il bambino di Incontri ravvicinati del terzo tipo del 1977, un alieno con poteri fuori dal comune. Non abbiamo prove sul fatto che i Duffer l’abbiano visto, ma ci piace molto pensare che sì.
Cosa sappiamo sulla terza stagione
Pochissimo. Si sa che si farà, però, e che i fratelli Duffer hanno detto di aver in mente una quarta e ultima stagione (a cui Netflix deve ancora dare un via libera ufficiale). Non è nemmeno detto che la terza stagione arrivi nel 2018. Per prima cosa la devono ancora girare, e poi bisogna trovare un momento per riunire tutto il cast (specie ora che i bambini iniziano a esser richiesti anche per altri film). Quindi sì, potrebbe essere un 2018 senza Game of Thrones e senza Stranger Things.
Lo sapete questo giochetto?
Andate su Netflix (da computer) e aprite la pagina principale da cui far partire i vari episodi di Stranger Things. Nell’immagine a centro pagina c’è Will. Verso destra c’è una cosa rossa pulsante. Cliccateci. Prego.