Tutte le citazioni dentro “Stranger Things 2”
Film, libri, videogiochi e altre cose, soprattutto dagli anni Ottanta: quante ne avete notate?
Stranger Things, ormai lo sanno pure i muri, è una serie che, oltre a essere ambientata negli anni Ottanta, cita in ogni modo possibile gli anni Ottanta. Negli ultimi giorni diversi siti hanno messo in ordine tutti i film, libri e videogiochi citati nella seconda stagione di Stranger Things. È fatta da nove episodi, è su Netflix da venerdì 29 ottobre e da allora ci sono stati un weekend e un giorno di vacanza: abbiamo deciso che l’avete finita. Se così non fosse, meglio ripassare da qui dopo averla finita, perché qua e là ci sono un po’ di inevitabili spoiler. Un’altra cosa da sapere è che Stranger Things non cita solo cose anni Ottanta: qualcosa arriva anche da altri decenni, perché gli anni Ottanta erano fatti anche da quello che era arrivato prima di quegli anni.
Alf
Dart (abbreviativo di D’Artagnan) fa la sua comparsa come esserino apparentemente innocuo che Dustin sceglie di adottare. Lo sapevamo tutti, da subito, che sarebbe andata male; e infatti va male: Dart cresce più in fretta del previsto e si mangia Mews, il gatto di Dustin. Qualcuno ci ha visto un riferimento ad Alf, l’alieno del pianeta Melmac, protagonista della sitcom di fine anni Ottanta. Quello a cui piaceva mangiare i gatti.
I film di Alien
I riferimenti alla saga iniziata nel 1979 con il film di Ridley Scott sono probabilmente quelli più evidenti. Per prima cosa tra gli attori della seconda stagione c’è Paul Reiser: interpreta il Dr. Sam Owens ed è un ruolo che ricorda molto quello da lui avuto in Aliens – Scontro finale (dove è stato Carter J. Burke). In un articolo tutto dedicato ai punti di contatto tra la saga di Alien e Stranger Things, Vulture ha aggiunto anche l’importanza dei radar per vedere chi sta andando dove, l’uso delle fiamme per combattere “il nemico” e certi versi dei “democani”.
Anna dai capelli rossi
È un libro di inizio Novecento della scrittrice canadese Maud Montgomery. In questa stagione Hopper lo legge a Eleven (o Undici, a seconda della lingua in cui avete guardato la serie) durante il terzo episodio; nella prima stagione c’era un flashback in cui si vedeva che lo aveva letto anche a sua figlia poco prima che morisse. Anna dai capelli rossi è diventato anche un cartone animato, trasmesso in Italia dal 1980.
Bella in rosa
Uscì nel 1986. Finiva così:
Dig Dug e Dragon Lair
Sono i due videogiochi a cui i ragazzini sembrano essere più affezionati. Dragon’s Lair (“la tana del drago”) uscì nel 1983 ed è considerato uno dei videogiochi arcade più difficili da finire. Dig Dug – quello in cui Dustin viene battuto da Max – uscì invece nel 1982 e parla, in breve, di scavi sotterranei per trovare e sconfiggere nemici. Un po’ come la seconda stagione di Stranger Things.
L’esorcista
Alla fine, senza girarci troppo intorno, Will è posseduto da un’oscura forza. L’esorcista uscì nel 1973, diretto da William Friedkin, e le scene in cui usano fonti di calore per far uscire il demone dal corpo di Will lo ricordano molto.
I figli del grano
Dai titoli di testa in poi, Stephen King è molto presente in molte cose di Stranger Things. Qualcuno ha fatto notare che quando Hopper vaga tra il grano e si spaventa per un corvo è facile pensare al racconto di King “I figli del grano”, contenuto nella raccolta A volte ritornano. In quel racconto, nei campi di grano si nasconde una setta di bambini assassini che uccidono gli adulti e venerano una specie di demone dei campi di grano. Nel 1984 dal racconto fu tratto il film Grano rosso sangue.
E.T. l’extra-terrestre
Ashley Rodriguez ha scritto su Quartz che “Stranger Things deve tutto a E.T.” e già la prima stagione era piena di molti riferimenti al film di Steven Spielberg: il modo in cui travestivano Eleven o quello in cui un gruppo di ragazzini in bicicletta scappava da una cattiva agenzia governativa, per esempio. Nella seconda stagione il riferimento principale è nel modo in cui Dustin usa il cibo per convincere Dart a andare dove vorrebbe farlo andare. Ricorda quello usato con E.T.: in quel caso si trattava di Reese’s Pieces.
Fenomeni paranormali incontrollabili
In inglese, Firestarter. È un film che uscì nel 1984, tratto dal romanzo L’incendiaria di Stephen King. La protagonista, interpretata da Drew Barrymore, era una bambina con poteri psichici che tra le altre cose chiudeva una specie di portale.
Fury
È un film del 1978 diretto da Brian De Palma. Parla del governo che rapisce ragazzi per usarne certi loro poteri psichici. Serve altro?
Ghostbusters
Ok, ci eravate arrivati da soli. Ma avete notato che anche il modo in cui i ragazzi si dividono per cercare Dart a scuola ricorda, per certi versi, la ricerca che in Ghostbusters – uscito nel 1984 – fanno per trovare Slimer?
I Goonies
In Stranger Things 2 c’è Sean Astin che interpreta (super) Bob Newby. Astin è stato Samvise Gamgee nel Signore degli anelli e, prima ancora, Mikey Walsh dei Goonies (che uscì nel 1985). Nel quinto episodio Newby parla anche, guardando quella specie di mappa, di un “tesoro dei pirati”. Pare che sia stata una battuta improvvisata da Astin.
I Gremlins
Di nuovo Dart. Come i protagonisti del film del 1984 di Joe Dante, parte carinissimo e poi diventa cattivissimo (tranne che con Dustin).
I guerrieri della notte
I co-protagonisti del generalmente poco apprezzato settimo episodio di questa stagione hanno ricordato a molti i protagonisti di questo famoso film del 1979.
Halloween (i film)
Max, quando spaventa gli amici la notte di Halloween, è travestita da Michael Myers, il protagonista della serie di film iniziata nel 1978 con Halloween – La notte delle streghe di John Carpenter.
Incontri ravvicinati del terzo tipo
Nel primo episodio Will apre la porta e guarda il cielo rosso (quello per cui giravano tutte quelle battute dopo quel tramonto). È un chiaro riferimento alla famosa scena del film del 1977 di Steven Spielberg.
Indiana Jones e il tempio maledetto
Uscì nel 1984, con quella scena in cui Indiana Jones rischia di lasciarci il braccio pur di non perdere il suo cappello. Hopper fa una cosa simile in un episodio della seconda stagione. Il modo in cui Nancy e Jonathan stanno in stanze diverse, parlando da soli prima di decidere di passare la notte insieme, ricorda una scena del film con Indiana Jones e Willie Scott.
It
C’è chi ha scritto che il film It nei cinema a ottobre avesse preso molta ispirazione da Stranger Things. I riferimenti a It in Stranger Things hanno invece a che fare con i tunnel che i bambini attraversano nell’ultimo episodio, con il racconto sul clown degli incubi di Bob e, secondo alcuni, con l’arrivo nel gruppo di una ragazzina dai capelli rossi.
Jurassic Park
Molti hanno notato somiglianze tra l’attacco dei democani al laboratorio e l’attacco dei dinosauri al centro del film. Vulture ha anche fatto notare che il modo in cui Bob prova a nascondersi dai democani ricorda quello usato dai bambini per nascondersi dai velociraptor. A loro andò meglio. R.I.P., Bob.
Mad Max
Già, direte voi. Ma avevate fatto caso al fatto che a Max capita spesso di trovarsi – in un caso anche al posto di guida – in auto che vanno un po’ più veloci del dovuto?
Poltergeist
Uscì nel 1982 e la citazione più evidente è quella della scena della tv:
Risky Business
Alla festa di Halloween, Nancy e Steve sono vestiti da Rebecca De Mornay e Tom Cruise in Risky Business – Fuori i vecchi… i figli ballano, che uscì nel 1983.
Stand by Me
Basterebbero gli amici, le biciclette e il paesello della provincia americana. Ma, più nello specifico, pensate alla passeggiata di Steve e Dustin lungo la ferrovia. Come ha scritto Vulture, fa così tanto pensare a Stand by Me (del 1986, da un racconto di Stephen King) che ci si aspetta da un momento all’altro che si imbattano in un cadavere. In Stranger Things, comunque, non arriva nessun treno.
Star Wars
Questa è una di quelle di cui era proprio difficile non accorgersi: c’è Eleven che fa quel-movimento-lì (quello di Darth Vader) per soffocare una persona.
Stranger Things
Nella seconda stagione c’è una scena in cui Lucas racconta a Max quello che è successo nella prima. Lei gli risponde che è una bella storia ma che è un po’ troppo derivativa, non originale. Meta-citazione.
Bonus
Le citazioni sono a volte qualcosa di oggettivo e innegabile, altre volte qualcosa di soggettivo e opinabile. A volte i registi vedono cose e, senza nemmeno pensarci davvero, le rimettono simili in un qualche film. Altre volte ci pensano proprio. In Stranger Things molte citazioni sono evidentemente pensate, volute e dichiarate. E sono davvero tantissime. Un esempio, che vale anche come test sulla conoscenza degli anni Ottanta e di quello che andava di moda negli anni Ottanta: nella GIF qui sotto ci sono almeno quattro personaggi vestiti da qualcosa degli anni Ottanta.
Le due ragazze a destra sono vestite da Madonna in “Like a Virgin” e da Alex Owens in Flashdance. Ci sono poi un ragazzo vestito da Rocky (fascia rossa e felpa grigia) e uno vestito da Johnny di Karate Kid. Quattro cose in una GIF; figuratevi in tutta la seconda stagione. Meno male che c’è la sezione commenti, così potete scrivere tutte le altre.