La Sampdoria, lì in mezzo
La promettente stagione della squadra di Marco Giampaolo, non ancora all'altezza delle prime cinque ma fin qui superiore a tutte le altre
Era dal 1991 che la Sampdoria non riusciva a vincere cinque partite di fila in casa: ci è riuscita domenica pomeriggio con la vittoria per 4-1 sul Chievo Verona. Una vittoria che non è mai stata in dubbio, dopo tre gol segnati nella seconda metà del primo tempo e l’ultimo, a pochi minuti dalla fine, che ha chiuso definitivamente l’incontro. Con la vittoria di ieri (e grazie alle sconfitte di Milan, Atalanta e Fiorentina) la Sampdoria di Marco Giampaolo ha consolidato la sua sesta posizione in classifica, confermandosi anche come l’unica squadra che al momento è in grado di tenere collegate le due parti della classifica: quella imprendibile delle prime cinque e l’altra, che arriva fino al dodicesimo posto dell’Udinese, cioè alla soglia della zona in cui si lotta per la salvezza. Il tutto pur dovendo recuperare una partita.
I 22 gol segnati fin qui – più di Inter, Roma e Milan — dimostrano come la Sampdoria, oltre a disporre di una formazione titolare con molto talento e molta qualità, proponga un gioco più offensivo della media, soprattutto quando gioca contro squadre di pari livello o meno forti: ha segnato 4 gol al Chievo, 5 al Crotone, 3 all’Atalanta. In questo Giampaolo è aiutato da una squadra giovane e talentuosa che può crescere ancora molto, e da alcune certezze date dai suoi giocatori più esperti, su tutti Fabio Quagliarella, sempre titolare e primo marcatore della squadra con 6 gol segnati.
Quella contro il Chievo è stata la partita di Lucas Torreira, centrocampista uruguaiano che nel ruolo di regista basso sta attirando l’interesse di molte grandi squadre del campionato. Torreira, portato in Italia nel 2014, nelle giovanili del Pescara fu spostato da trequartista al suo attuale ruolo da Federico Giampaolo, fratello dell’allenatore della Sampdoria. Come regista basso Torreira può esprimere tutto il suo potenziale, dato che è un giocatore che sa mantenere dei ritmi molto alti per tutta la durata di una partita ed è molto bravo sia nel recupero della palla sia nell’impostazione delle azioni. E poi, come si è visto ieri, ha un gran bel tiro dalla distanza.
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Se si considera che oltre a Torreira, nato nel 1996, il centrocampo titolare della Sampdoria contro il Chievo era composto dal polacco Linetty, nato del 1995 e autore del suo terzo gol stagionale, e dal belga Praet, nato nel 1994, ci si può fare un’idea di che margini di miglioramento abbia davanti a sé la squadra di Giampaolo. Inoltre, sono notevoli anche le prestazioni in attacco di Duvan Zapata e Gianluca Caprari, arrivati a Genova solamente pochi mesi fa e già andati a segno 7 volte.