Domani torna l’ora solare
Scatterà alle tre di notte e si dovranno spostare le lancette indietro di un'ora: ci farà dormire un'ora in più, ma poi farà buio prima
Tra sabato 28 e domenica 29 ottobre tornerà l’ora solare. Il passaggio dall’ora legale a quella solare avverrà esattamente alle tre di notte di domenica 29 ottobre, quando torneranno ad essere le due di notte. Quindi, per capirsi, stanotte dormiremo un’ora in più, e da domani in poi il sole tramonterà un’ora prima. Se usate orologi a lancette, queste ultime andranno riportate indietro di un’ora, mentre i dispositivi digitali come gli smartphone dovrebbero cambiare l’ora automaticamente, anche se non collegati a Internet (in ogni caso è meglio controllare). Il passaggio dall’ora legale a quella solare non avviene solo in Italia: la maggior parte dei paesi occidentali fanno la stessa cosa, mentre ad esempio in Russia, Argentina, India e in parte dell’Australia l’ora legale non viene usata.
Ora solare: perché è quella “naturale”?
Come si può intuire dal nome l’ora solare è quella “naturale”, in contrapposizione a quella legale, che di solito avviene l’ultima domenica di marzo (ed è quello in cui si dorme di meno). A marzo l’ora ufficiale cambia per sfruttare la maggiore luce diurna che c’è durante la primavera e l’estate. Da domani l’ora torna a essere quella naturale, “solare” appunto; viene chiamata anche “civile convenzionale”.
E l’ora legale da quando esiste?
L’ora legale serve per “guadagnare” luce diurna e in Italia fu introdotta nel 1916, con il decreto legislativo 631: poi fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965, applicata a partire dall’anno seguente. Nei primi anni Ottanta si decise di estenderne la durata, portandola da 4 a 6 mesi. Nel 1996 è stato introdotto un ulteriore prolungamento di un mese, concordato da tutti i paesi dell’Unione Europea e dalla Svizzera: il ritorno all’ora solare è stato quindi ritardato all’ultima domenica di ottobre.