Gli anni di Julia Roberts
Quelli che compie oggi sono 50, quelli in cui ha fatto un gran film dietro l'altro sono stati i Novanta
Ci sono pochi attori o attrici che hanno avuto un decennio come quello che Julia Robert ha avuto negli anni Novanta. È iniziato con Pretty Woman, uscito nel marzo del 1990, ed è finito esattamente 10 anni dopo con Erin Brockovich. Oppure, a voler essere elastici, nel marzo del 2001: quando proprio per Erin Brockovich, Roberts vinse l’Oscar come Miglior attrice protagonista. In mezzo, Roberts ha recitato in una serie impressionante di film memorabili: Linea mortale, A letto con il nemico, Hook – Capitano Uncino, Il rapporto Pelican, Tutti dicono I Love You, Il matrimonio del mio migliore amico, Nemiche amiche, Notting Hill e Se scappi, ti sposo. Oggi, sabato 28 ottobre, Julia Roberts compie 50 anni.
Ad oggi i suoi film hanno incassato in tutto circa 2,5 miliardi di euro, ed è stato calcolato che per gran parte degli anni Novanta e per almeno la prima metà degli anni Zero è stata l’attrice più pagata del cinema. Quando Brad Pitt e George Clooney vennero a sapere che avrebbe recitato con loro in Ocean’s Eleven, nel 2001, le mandarono una lettera con dentro una banconota da 20 dollari. Per prenderla in giro, perché al tempo si diceva prendesse 20 milioni di dollari a film. People l’ha messa per cinque volte al primo posto della sua classifica di donne più belle del mondo: l’ultima volta quest’anno, 26 anni dopo la prima.
Roberts è nata il 28 ottobre 1967 in Georgia e ad andare indietro nel suo albero genealogico si trovano antenati da Regno Unito, Germania e Svezia. Da piccola suonò il clarinetto nella banda della scuola e diceva di voler fare la veterinaria. Iniziò a studiare all’università statale della Georgia ma lasciò tutto per recitare. Quasi tutti, per farlo, vanno a Hollywood. Lei andò a New York. All’inizio fece la modella, per pagarsi i corsi di recitazione. A 18 anni era così (e il sorriso era già quello):
Il primo ruolo di un certo livello lo ottenne per la commedia Mystic Pizza, in cui recitava la parte di una cameriera. Seguirono qualche scena nella quarta stagione di Miami Vice e nel 1989 un ruolo più serio in Fiori d’acciaio. Ottenne subito la nomination come Miglior attrice non protagonista, sia agli Oscar che ai Golden Globe.
Poi, Pretty Woman. Pare che per quella parte si candidarono anche Michelle Pfeiffer e Meg Ryan, ma la produzione scelse lei. Il film, tra l’altro, avrebbe dovuto essere ben diverso. Il titolo iniziale era 3000 (come i dollari che Richard Gere le promette all’inizio del film) e lei doveva essere una prostituta tossicodipendente che alla fine veniva abbandonata. Invece divenne quello che sappiamo, con tutte quelle scene e frasi che molti ricordano a memoria. La maggior parte le dice lei, non Richard Gere. Perché, come disse a Gere il regista Gerry Marshall dopo avergli visto recitare in modo troppo “vivace”: «In questo film si muove solo una persona. E quella persona non sei tu».
Gli anni Novanta di Julia Robert proseguirono con Linea mortale (un thriller di fantascienza), A letto con il nemico (dove interpreta una donna che scappa dal marito violento), Hook – Capitan Uncino. Nel 1993 recitò con Denzel Washington nel thriller Il rapporto Pelican, tratto dal famoso romanzo di John Grisham; nel 1995 in Qualcosa di cui… sparlare Lasse Hallström e nel 1996 in Tutti dicono I Love You di Woody Allen. In tv fece una sola cosa, ma molto anni Novanta: recitò in un episodio nella seconda stagione di Friends. Si bacia con Chandler, il personaggio di Matthew Perry, con il quale si frequentò anche nella vita vera.
Seconda metà degli anni Novanta di Julia Roberts: Il matrimonio del mio migliore amico (con Cameron Diaz), Nemiche amiche (con Susan Sarandon) e Notting Hill (con Hugh Grant, ma tanto lo sapete già). Nel 1999 uscì con altro film con Gere, Se scappi, ti sposo: incassò molto ma non è mai diventato qualcosa di paragonabile a Pretty woman. Poi, Erin Brockovich.
Gli anni dopo il Duemila di Roberts sono stati ottimi, ma non straordinari come i Novanta. The Mexican con Brad Pitt, Confessioni di una mente pericolosa per la regia di George Clooney, Mona Lisa Smile – un mezzo fallimento – e due Ocean’s: «Sei un ladro e un bugiardo», dice al personaggio di Clooney; «Ho mentito solo quando ho detto di non essere un ladro», dice lui». Roberts ha recitato anche in Closer, I segreti di Osage County (August: Osage County) e, di nuovo con Clooney, in Money Monster – L’altra faccia del denaro.
Roberts è sposata dal 2002 con Daniel Moder, cameramen conosciuto durante The Mexican. Ha tre figli, è una di quella di cui si dice “è molto attiva nel sociale” e qualche mese fa si è saputo che sarà la protagonista di Homecoming, un thriller politico di Amazon. Il 28 dicembre uscirà invece Wonder, in cui recita con Owen Wilson e Jacob Tremblay. Parla di un bambino nato con una deformazione al viso causata dalla sindrome di Treacher Collins.