11 cose che forse non sapete su “Le Iene”
E che vale la pena leggersi, oggi che sono 25 anni dall'uscita nei cinema americani del primo lungometraggio di Quentin Tarantino
Il 23 ottobre 1992 uscì nei cinema americani Reservoir Dogs, conosciuto in Italia come Le Iene, il primo lungometraggio di Quentin Tarantino, che generò da subito molte discussioni intorno al regista e al suo modo di fare cinema. In Italia Le Iene venne vietato ai minori di 18 anni a causa della violenza di alcune scene – molti parlarono di violenza gratuita – e Tarantino venne anche accusato di plagio, ma in generale la critica ne parlò come di un film rivoluzionario. Le Iene, in realtà, venne proiettato per la prima volta il 21 gennaio 1992 al Sundance Film Festival e quest’anno è stato celebrato con diversi appuntamenti speciali.
Le Iene è ambientato a Los Angeles: Joe Cabot (interpretato da Lawrence Tierney), insieme al figlio Eddie (Chris Penn), raduna sei rapinatori per rubare dei diamanti. Il gruppo è formato in parte da vecchie conoscenze di Cabot, in parte da esperti professionisti. Una delle regole principali è non parlare mai di sé stessi e mantenere l’anonimato. A ciascuno viene dunque assegnato il nome di un colore: Mr. White (Harvey Keitel), Mr. Blonde (Michael Madsen), Mr. Pink (Steve Buscemi), Mr. Brown (Quentin Tarantino), Mr. Blue (Edward Bunker, un criminale che ha trascorso gran parte della sua vita in prigione prima di diventare uno scrittore e un attore) e Mr. Orange (Tim Roth).
La rapina non finisce bene: Mr. Blonde dà inizio ad una sparatoria con la polizia e scappa prendendo in ostaggio un poliziotto. Mr. Blue rimane ucciso e il gruppo si divide per ritrovarsi (in diversi momenti) al capannone fissato come punto di ritrovo: qui cominciano i sospetti sulla dinamica poco chiara della rapina. Secondo Mr. Pink, i poliziotti sono intervenuti troppo in fretta e forse erano già sul luogo avvertiti da un infiltrato nella banda. La situazione degenera e i rapinatori cominciano a spararsi a vicenda: alla fine restano White e Orange, feriti. Orange rivela a White di essere l’infiltrato, arrivano i poliziotti, dicono a White di buttare la pistola che sta puntando sulla faccia di Orange, ma dopo un momento di silenzio, White spara a Orange, venendo a sua volta colpito dai poliziotti.
Undici cose che forse non sapete del film.
1. Pulp Fiction, probabilmente il film più famoso di Quentin Tarantino, è successivo a Le Iene, ma l’idea originaria del film è precedente. All’inizio Tarantino pensò all’episodio di Vincent Vega e della moglie di Marsellus Wallace: in un secondo tempo vennero aggiunte altre due storie, una su un pugile e l’altra su una rapina. E quest’ultima si è poi sviluppata ed è diventata la trama di Le Iene. Proprio come Pulp Fiction, anche Le Iene inizia in una caffetteria.
2. Nel dialogo iniziale tutti i rapinatori sono seduti intorno a un tavolo e Mr. Brown, cioè Tarantino, spiega di che cosa parla davvero secondo lui la canzone di Madonna “Like a Virgin”: «Ve lo dico io di cosa parla “Like a Virgin”. Parla di una ragazza che rimorchia uno con una fava così. Tutta la canzone è una metafora sulla fava grossa (…) Parla di una figa che scopa come una matta a destra e a sinistra, giorno e notte, mattina e sera (…) Finché un bel giorno incontra un tipo cazzuto alla John Holmes e allora vai alla grande. Cioè, uno che con l’attrezzo ci scava i tunnel, come Charles Bronson nella “Grande fuga”. Lei ci dà dentro come una maiala, finché sente una roba che non sentiva da un secolo: dolore… dolore. Le fa male. Le fa male… Non dovrebbe, perché la strada è bella e che asfaltata ormai, ma quando il tipo la pompa, le fa male. Lo stesso dolore che sentì la prima volta, capite? Il dolore fa ricordare alla scopatrice folle le sensazioni di quando era ancora vergine… E quindi, “Like a Virgin”».
Dopo aver visto il film, Madonna mandò a Tarantino una copia del suo disco con scritto: «To Quentin. It’s not about dick, it’s about love» («A Quentin. Non parla di cazzo, parla d’amore»).
3. Inizialmente il film aveva un budget di 30 mila dollari: una copia della sceneggiatura finì però ad Harvey Keitel che si offrì a Tarantino come co-produttore aumentando il fondo di produzione a più di un milione di dollari. L’intero film venne girato comunque in poco più di un mese usando un deposito funebre in costruzione come set: la Cadillac Coupe de Ville apparteneva realmente all’attore Michael Madsen e l’appartamento di Mr. Orange si trovava al primo piano del deposito dove si svolge la maggior parte del film. Diversi attori come George Clooney, James Woods, Edward Norton e anche Tim Roth vennero considerati per la parte di Mr. Blonde, che poi andò a Michael Madsen (Woods non venne mai avvisato del fatto che Tarantino lo avesse contattato e non appena lo venne a sapere licenziò il suo agente).
4. Il film non passa il “test di Bechdel”, un test inventato dalla fumettista americana Alison Bechdel che riguarda le donne e la loro rappresentazione. Nella versione di Le Iene che arrivò in sala non c’era nemmeno una battuta pronunciata da un’attrice. Nell’edizione speciale per celebrare i dieci anni, ne fu inserita una: quella di Nina Siemaszko che interpreta una poliziotta.
5. Il film contiene 269 volte la parola “Fuck”.
6. Le scene in cui Tarantino recita vennero girate dal regista Robert Rodríguez, con cui Tarantino ha collaborato in moltissimi progetti, tra cui Dal tramonto all’alba e Grindhouse. Rodríguez oggi è considerato uno dei migliori registi del genere pulp: il suo film più famoso è probabilmente Sin City.
7. I film di Tarantino sono ricchi di citazioni e di tributi. Una delle scene più famose di Le Iene, quella in cui Mr. Blonde taglia l’orecchio al poliziotto Marvin Nash, riprende una scena di Django di Sergio Corbucci, spaghetti western del 1966.
8. Mr. Blonde (Michael Madsen) ha un collegamento con un altro film di Tarantino: il suo vero nome è Vic Vega ed è fratello di Vincent Vega, il personaggio di Pulp Fiction interpretato da John Travolta. Prima della scena della tortura, Mr. Blonde estrae un rasoio dal suo stivale. Ed è lo stesso stivale che si vede in Kill Bill Vol.2 quando Beatrix è sepolta viva dentro una bara e cerca di liberarsi delle corde tirando fuori dallo stivale un rasoio. A un certo punto del film, Joe Cabot chiede a Mr. White notizie sulla sua ex Alabama: in molti pensano che si tratti di Alabama Whitman, la co-protagonista di True Romance, film del 1993 di Tony Scott sceneggiato da Tarantino.
9. L’idea di usare come soprannomi i colori venne a Tarantino da Il colpo della metropolitana, film di Joseph Sargent in cui i protagonisti si chiamavano Mr. Green, Gray, Blue e Brown.
10. Nel film ci sono due indizi su chi sia l’infiltrato della banda. Durante la sequenza della colazione, quando Joe chiede chi non ha messo la mancia, è Mr. Orange a fare la spia su Mr. Pink. Poi, dopo la rapina e durante la fuga in auto, si vede un palloncino arancione volare per la strada.
11. All’inizio in Italia il film venne distribuito con il titolo Cani da rapina. Lo scarsissimo successo ottenuto portò a una ridistribuzione con il titolo Le Iene.
Bonus. La famosa scena del “Mexican standoff”, alla fine del film, contiene un errore piuttosto evidente. Ci sono quattro persone armate che si puntano la pistola minacciandosi a vicenda: Eddie, interpretato da Chris Penn, non ha una pistola puntata contro, ma muore come gli altri tre una volta che iniziano gli spari. Guardando con attenzione la scena si nota che Mr. White, il personaggio di Harvey Keitel, spara un secondo colpo, ma non sembra mirare a Eddie (che comunque inizia a cadere prima di essere colpito). Chris Penn ha spiegato che Tarantino si accorse dell’errore, ma decise di lasciarlo di proposito per dare alle persone «qualcosa di cui parlare».