In Argentina il presidente Macri è più forte di prima
Il suo partito ha guadagnato seggi alle elezioni di metà mandato che si sono tenute ieri, Cristina Kirchner è andata così così
Ieri in Argentina ci sono state le elezioni di metà mandato per il presidente Mauricio Macri, che ha ottenuto un’importante vittoria. Si votava per rinnovare circa la metà dei seggi della Camera dei Deputati e un terzo di quelli del Senato, perché in Argentina le camere del Parlamento si rinnovano entrambe in diversi momenti. Non ci sono ancora i risultati definitivi, ma secondo quelli parziali Cambiemos, la coalizione di centro-destra guidata da Macri, ha vinto a Buenos Aires e in 15 delle 23 province in cui è diviso il paese. L’affluenza è stata molto alta: ha votato circa il 78 per cento degli aventi diritto.
Macri governa dal 2015 con una minoranza sia alla Camera che al Senato. Con queste elezioni avrà un maggior numero di deputati e di senatori: non sarà abbastanza per raggiungere la maggioranza in nessuna delle due camere, ma servirà per continuare il vasto e complesso programma di riforme del governo con una maggiore forza fino alle prossime elezioni presidenziali, nel 2019. Secondo le proiezioni del quotidiano La Nacion, Cambiemos passerà da 87 a 107 deputati alla Camera (che ha 257 seggi) e da 18 a 24 senatori al Senato (72).
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— Mauricio Macri (@mauriciomacri) October 23, 2017
L’ex presidente Cristina Kirchner – considerata l’esponente principale del cosiddetto “peronismo” – ha ottenuto il seggio di senatrice per cui era candidata ma non ha vinto: è arrivata seconda dietro il candidato di Macri ed ex ministro dell’Educazione Esteban Bullrich. Ha comunque ottenuto la carica per via di come funziona il sistema elettorale argentino. I critici di Kirchner sostengono che si sia candidata al Senato solo per ottenere l’immunità parlamentare dato che è accusata di associazione illecita e corruzione. Vista la sconfitta, ammessa da Kirchner con un discorso ieri sera, è possibile che l’ex presidente venga sostituita alla guida del suo partito, il Fronte per la Vittoria, che da quando lei non è più al governo si è dimostrato molto diviso.