Il corpo ritrovato di un attivista complica le elezioni in Argentina
Santiago Maldonado era scomparso tre mesi fa, il governo di Macri è accusato di avere gestito male le ricerche e domani si vota per il Parlamento
In Argentina, dove domenica 22 ottobre si terranno le elezioni legislative di metà mandato, i giornali parlano soprattutto del ritrovamento del corpo di un attivista scomparso quasi tre mesi fa, che potrebbe avere un forte impatto sul voto di domani. L’attivista si chiamava Santiago Maldonado e aveva 28 anni: era stato visto per l’ultima volta il primo agosto, quando la polizia nazionale argentina aveva sgomberato un accampamento di attivisti che stavano protestando in difesa dei diritti alla terra degli indigeni Mapuche nel sud dell’Argentina.
La sua scomparsa è stata al centro del dibattito politico degli ultimi mesi anche perché in Argentina c’è ancora molta sensibilità per gli attivisti politici scomparsi tra il 1976 e il 1983, gli anni della dittatura di Jorge Rafael Videla. Il governo del presidente Mauricio Macri è stato molto criticato per come ha gestito le ricerche del corpo di Maldonado e il sostegno al partito di Macri, Proposta Repubblicana, è sceso.
Il corpo di Maldonado è stato trovato il 18 ottobre in un fiume, congelato, poco lontano da dove si trovava l’accampamento; il terreno in cui è avvenuto il rinvenimento appartiene all’azienda italiana Benetton. Il corpo è stato riconosciuto dai parenti di Maldonado grazie ai suoi tatuaggi. Nell’autopsia condotta sul cadavere non sono state trovate ferite, ma per sapere la causa della morte bisognerà aspettare quindici giorni.
Secondo tre fonti anonime del quotidiano La Nacion informate sull’autopsia, le valutazioni fatte finora sul cadavere sembrano indicare che Maldonado sia morto annegato. Per ora comunque non è escluso che la causa della morte sia un’altra e che il corpo sia stato messo nell’acqua dopo la morte, per nascondere indizi: questa è la teoria di chi pensa che sia stata la polizia nazionale a uccidere l’attivista.
Inizialmente, dopo la scomparsa di Maldonado, il governo aveva suggerito che gli attivisti per i diritti dei Mapuche ne fossero responsabili. La ministra della Difesa Patricia Bullrich è stata molto criticata prima per aver cercato di incolpare gli attivisti, poi per aver assegnato le indagini alla polizia nazionale, cioè lo stesso corpo armato che aveva condotto lo sgombero dell’accampamento degli attivisti. Dopo il ritrovamento del corpo di Maldonado i partiti politici argentini hanno sospeso la campagna elettorale. Secondo i sondaggi più recenti il ritrovamento del corpo favorirà le forze politiche di opposizione alle elezioni di domani.