25 anni dopo il primo “Final Destination”, a maggio uscirà il sesto episodio della saga horror che ebbe un gran successo commerciale

«La morte è un’implacabile st*****»

La “ghiblificazione” delle immagini tramite ChatGPT solleva una questione che non riguarda solo il diritto d’autore, ma l’idea di arte che promuove

Cosa c’è di «disgustoso» nei disegni alla Miyazaki fatti con l’AI

Sempre di più raccontano le storie in modo didascalico e ripetitivo, evitando di soffermarsi su piani simbolici o allusivi

I film letterali funzionano

“The Studio” di Seth Rogen è una satira su Hollywood piena di situazioni assurde ma plausibili, molti cameo e qualche esagerazione

La serie di cui parla chi fa cinema

In occasione di Pensavo Peccioli, il festival a cui collabora il Post, sarà inaugurata anche una mostra di uno dei più importanti illustratori italiani

Il “fantastico altrove” di Lorenzo Mattotti

Dal 2027 il festival più importante del cinema indipendente lascerà la sua storica sede nello Utah e si farà a Boulder, in Colorado

Il Sundance Film Festival si sposta

Col successo di “Grey's Anatomy”, iniziato vent'anni fa, l'autrice e produttrice statunitense ha cambiato la tv e non sembra volersi fermare

L’impero televisivo di Shonda Rhimes

Quando uscì il primo film era qualcosa di mai visto in Italia, e da allora non se n'è mai andato dalla cultura popolare

Citiamo le invenzioni di “Fantozzi” anche cinquant’anni dopo

Quelle che un tempo erano nicchie di internet ora stanno inondando i social degli adolescenti di contenuti misogini e antifemministi

La “manosfera” è sempre più visibile

Come hanno fatto Daniel Radcliffe, Emma Watson e Rupert Grint a liberarsi dei loro ruoli in "Harry Potter", ora che sono aperti nuovi casting per la serie tv 

Iniziare a recitare come Harry, Ron e Hermione

Personaggi come Adone, Dedalo e Stentore sono entrati nel linguaggio comune, spesso senza che si ricordi di preciso cosa si racconta di loro

La mitologia greca che citiamo ogni giorno

Jonna Mendez fu per vent'anni a capo del camuffamento degli agenti della CIA, e una volta ingannò perfino il presidente

Come si traveste una spia, spiegato da una spia

<p><a href="https://www.ilpost.it/2017/10/19/prime-foto-guy-bourdin-untouched/guy-bourdin-untouched-3/" rel="attachment wp-att-1855743"><img loading="lazy" class="size-full wp-image-1855743 aligncenter" src="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2017/10/guy-bourdin-untouched-3.jpg" alt="" width="980" height="583" srcset="https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2017/10/guy-bourdin-untouched-3.jpg 980w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2017/10/guy-bourdin-untouched-3-400x238.jpg 400w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2017/10/guy-bourdin-untouched-3-768x457.jpg 768w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2017/10/guy-bourdin-untouched-3-680x405.jpg 680w, https://www.ilpost.it/wp-content/uploads/2017/10/guy-bourdin-untouched-3-800x476.jpg 800w" sizes="(max-width: 980px) 100vw, 980px" /></a></p>
<p><em>Untouched</em> è una raccolta dei primi lavori di Guy Bourdin, uno dei più famosi e importanti fotografi di moda del Novecento, raccolti in <a href="https://www.amazon.it/Untouched-Guy-Bourdin/dp/3869309253/?tag=ilpo-21">un nuovo libro</a> monografico <a href="https://steidl.de/Books/Untouched-2134515660.html">pubblicato da Steidl</a> e in mostra alla <a href="http://www.galleriacarlasozzani.org/in-corso/a-cura-di-shelly-verthime-untouched-1">Galleria Carla Sozzani di Milano</a> fino al 12 novembre.<br />
Bourdin, conosciuto soprattutto per il suo uso forte dei colori e per l’estetica surrealista, iniziò fotografando in bianco e nero: in queste foto, una parte meno nota della sua produzione, compaiono già <a href="https://www.wallpaper.com/art/guy-bourdin-untouched-galleria-carla-sozzani">indizi</a> dello stile per cui poi divenne famoso, come la ricerca di elementi erotici o inquietanti nella vita quotidiana, o la scelta di angolazioni non banali.</p>
<p>Questi lavori risalgono ai primi anni Cinquanta: inizialmente pensati per essere esposti in mostre, sono molto curati nei dettagli e raccontano soprattutto la vita parigina. Shelly Verthime, curatrice del libro e della mostra, ha spiegato che sono riflessioni intime e personali sugli interessi visuali di Bourdin prima che iniziasse la sua carriera come fotografo commerciale. Le foto sono state recuperate dopo aver trovato negli archivi di Bourdin una scatola Kodak di colore giallo (che ora è la cover del libro), &#8220;piena di buste di carta marrone che contenevano ciascuna un negativo e il relativo provino, spesso con indicazioni per il taglio&#8221;. Il libro è il primo di una serie di otto volumi che esploreranno il lavoro del fotografo.</p>

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<p>Bourdin nacque a Parigi nel 1928 e vi morì nel 1991; fu allievo dell’artista americano dadaista Man Ray, che lo influenzò molto; dal 1955 iniziò a occuparsi di moda e lavorò soprattutto per <em>Vogue</em>. Fu in grado di creare nelle sue fotografie una narrativa complessa, fatta di elementi sensuali, provocatori e surreali. Le sue opere sono state esposte nei musei più importanti del mondo, inclusi il Victoria &amp; Albert Museum e la Somerset House di Londra, e il Museo Nazionale della Cina a Pechino.</p>

Cultura

Moda

fotografia

guy bourdin

untouched

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<p>La copertina di <em>Untouched</em>, di Guy Bourdin</p>


Guy Bourdin

Realizzate a Parigi prima di diventare un famoso fotografo di moda: sono in bianco e nero e mostrano già il suo stile erotico e surreale

Le prime foto di Guy Bourdin

Le prime foto di Guy Bourdin

Le prime foto di Guy Bourdin

Le prime foto di Guy Bourdin

Le prime foto di Guy Bourdin

Le prime foto di Guy Bourdin