La Camera ha approvato un disegno di legge sulla coltivazione e l’uso medico della cannabis, che ora passa all’esame del Senato

(MUJAHID SAFODIEN/AFP/Getty Images)
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La Camera dei Deputati ha approvato un disegno di legge sulla coltivazione e l’uso medico della cannabis: 371 deputati hanno votato a favore, 40 contro e 13 si sono astenuti. I contrari erano i deputati di Forza Italia e Lega Nord. Ora il disegno di legge passerà all’esame del Senato.

In Italia alcuni usi medici della cannabis sono già consentiti per via di un decreto del ministero della Salute del 2015, ma ci sono molti limiti. In sostanza ciò che si può ottenere in farmacia, dietro prescrizione, sono preparati galenici fatti dai farmacisti che contengono un indice di THC (o delta-9-tetraidrocannabinolo, il principio attivo della cannabis) intorno al 19-22 per cento. Il disegno di legge passato alla Camera prevede che:

  • i farmaci a base di cannabis prescritti per la terapia del dolore e impieghi autorizzati dal ministero della Salute siano a carico del Servizio sanitario nazionale;
  • la coltivazione, la preparazione e la distribuzione della cannabis alle farmacie siano affidate allo Stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, e se necessario ad altri enti autorizzati;
  • le regioni e le province autonome monitorino il consumo di cannabis a uso medico, per verificare che non siano commessi abusi.

Inizialmente il disegno di legge prevedeva una più larga legalizzazione della cannabis, ma poi il testo ha subito grandi modifiche durante il suo lungo esame nelle commissioni riunite Giustizia e Affari sociali. Per questa ragione, alla fine di settembre, Daniele Farina, deputato di Sinistra Italiana, si era dimesso dall’incarico di relatore della legge per la legalizzazione della cannabis per protesta.

Durante la discussione alla Camera sono stati respinti gli emendamenti del Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana che chiedevano la legalizzazione della cannabis, non solo a uso medico, e l’emendamento del M5S che chiedeva che i malati potessero coltivare da sé la marijuana.