Migliaia di soldati curdi sono stati schierati a Kirkuk per paura di un attacco dell’Iraq
Dopo il referendum sull'indipendenza del Kurdistan Iracheno sia i curdi che gli iracheni sembrano concentrare soldati e artiglieria
Migliaia di soldati del Kurdistan Iracheno sono stati schierati intorno alla città di Kirkuk – città irachena importante per i suoi giacimenti petroliferi e contesa tra Iraq e Kurdistan Iracheno – per timore che possa essere attaccata dalle forze irachene. Secondo Associated Press i peshmerga curdi (i soldati dell’esercito del Kurdistan Iracheno) schierati a Kirkuk sono circa 6.000, e sono stati mobilitati dopo segnalazioni di un concentramento di soldati e di artiglieria dell’esercito iracheno vicino alla città. Il primo ministro iracheno Haider al Abadi ha detto che l’esercito non sarà usato contro la popolazione.
Lo scorso 25 settembre il Kurdistan Iracheno, una regione autonoma nel nord dell’Iraq abitata in prevalenza da curdi, aveva tenuto un referendum sull’indipendenza: il 92,7 per cento dei votanti si era espresso a favore della secessione. Anche a Kirkuk avevano vinto gli indipendentisti, ma Abadi non aveva riconosciuto il risultato, dichiarando il referendum illegale. La provincia di Kirkuk è contesa tra Kurdistan Iracheno e Iraq: è multietnica, e la sua sicurezza è garantita dai peshmerga curdi, ma è il governo di Baghdad che fa le leggi. Il suo governatore è curdo, ma la maggior parte dei funzionari della provincia è araba. La provincia era passata sotto il controllo dei peshmerga curdi nel 2014, quando avevano cacciato lo Stato Islamico.
Il parlamento iracheno aveva chiesto ad Abadi di schierare l’esercito a Kirkuk e nelle altre zone contese dopo il risultato del referendum, ma il primo ministro aveva detto di voler trovare un accordo per un’amministrazione condivisa, evitando uno scontro armato.