Per Paul Auster la “Trilogia di New York” non è forse un granché
È un'opera giovanile piuttosto grezza, dice
«Il punto è che non so nemmeno se Trilogia di New York sia così buona. A me sembra piuttosto immatura. Penso di essere diventato uno scrittore migliore, questi sono testi giovanili che segnano la fine di una certa fase della mia vita»
Lo scrittore Paul Auster sul suo lavoro più famoso e letto, in un’intervista alla rivista Literary Hub del 2 ottobre 2017
Anche, da ricordarsi:
«In qualche modo dobbiamo fare spazio alle cose che non capiamo. Dobbiamo vivere con l’oscurità. Non sto parlando di un’accettazione passiva e quieta ma del rendersi conto che ci sono cose che non sapremo mai»