Una partita surreale
Le foto di Barcellona-Las Palmas, giocata senza pubblico al Camp Nou nel giorno del referendum catalano
Domenica pomeriggio la partita di Liga spagnola tra Barcellona e Las Palmas si è giocata come previsto al Camp Nou, ma non nell’ambiente in cui è solito giocare il Barcellona, cioè davanti a non meno di 70.000 spettatori. Per protesta nei confronti dei fatti accaduti nel giorno del referendum sull’indipendenza della Catalogna, infatti, la dirigenza del Barcellona ha deciso di giocare la partita di campionato a porte chiuse, cioè senza pubblico. In un primo momento il Barcellona aveva chiesto alla Liga e alla Federazione spagnola (RFEF) di rinviare l’incontro, ma aveva ricevuto risposta negativa in quanto la sicurezza dei tifosi, secondo Liga e RFEF, sarebbe stata normalmente garantita dalla polizia. Dirigenti, staff e giocatori del Barcellona si sono riuniti e a venti minuti dall’inizio della partita hanno deciso allora di giocare senza pubblico, lasciando fuori dai cancelli del Camp Nou alcune migliaia di persone già munite di abbonamenti e biglietti.
Il Barcellona è uno dei simboli più famosi della Catalogna: da tempo la squadra sostiene l’indipendenza della regione e prima della partita di domenica molti dei suoi giocatori catalani sono andati a votare (per il sì). Gli avversari del Las Palmas, invece, prima dell’incontro hanno chiesto e ottenuto il permesso dalla RFEF di applicare una bandiera spagnola all’altezza del petto. La partita è stata vinta 3-0 dal Barcellona con gol di Sergio Busquets e doppietta di Messi. Con il risultato di domenica, il Barcellona ha ottenuto la sua settima vittoria in sette partite di Liga e rimane in testa al campionato con cinque punti di distacco dal Siviglia.
«Vogliamo che così il mondo veda quanto stiamo soffrendo e qual è la situazione in Catalogna. Speriamo che questo messaggio raggiunga tutto il mondo», ha detto il presidente del Barcellona, Josep Bartomeu, spiegando la decisione di giocare a porte chiuse. «Ho pensato che la miglior immagine che il Barcellona può dare al mondo è mostrare lo stadio vuoto e lasciare che il mondo per 90 minuti si chieda perché».