È stata una grande settimana per il rugby italiano
Le Zebre sono riuscite addirittura a vincere in Sudafrica, dopo che la Benetton ha battuto in casa gli Ospreys, e si sono notati piccoli ma significativi miglioramenti
di Pietro Cabrio
Nel fine settimana appena passato le due maggiori squadre italiane di rugby, la Benetton e le Zebre, hanno ottenuto due importanti vittorie nel Guinness Pro14, il campionato sovranazionale a cui partecipano anche i migliori club irlandesi, scozzesi, gallesi e da quest’anno anche due squadre sudafricane. Venerdì sera, per cominciare, la Benetton Treviso ha battuto in casa gli Ospreys di Swansea per 16-6 ottenendo così la sua seconda vittoria nelle prime quattro partite della stagione. E già questa è una notizia, dato che l’anno scorso ne aveva vinte cinque in tutto il campionato. Sabato invece le Zebre sono andate anche oltre riuscendo a vincere in Sudafrica contro i Southern Kings di Port Elizabeth.
A vedere Benetton-Ospreys c’era lo staff della Nazionale italiana, con l’allenatore Conor O’Shea che sia prima sia al termine della partita si è detto entusiasta dei piccoli ma significativi miglioramenti fatti vedere di recente dalle due squadre italiane in ambito internazionale: ha poi aggiunto – ed è importante – che per continuare a vedere miglioramenti, che poi si riflettono sulla Nazionale, formata per la maggior parte da giocatori dei due club, Benetton e Zebre devono essere sostenute da investimenti su competenze e strutture. Le due vittorie ottenute nel fine settimana, pur essendo solo due partite vinte, vogliono dire qualcosa anche per il rugby italiano, strettamente collegato all’andamento dei suoi maggiori club: la cosa che è saltata di più agli occhi in queste due vittorie è l’eccellente condizione fisica delle due squadre, che in passato hanno sofferto molto la miglior prestanza fisica degli avversari.
L’anno scorso la Benetton vinse cinque partite sulle ventidue disputate in campionato. Quest’anno ne ha giocate quattro e vinte già due, una in Scozia contro Edimburgo, due settimane fa, e venerdì sera in casa contro gli Ospreys, squadra semifinalista dell’ultima edizione del Pro12 per cui giocano alcuni dei più forti rugbisti gallesi, tra cui Dan Biggar, Alun Wyn Jones e Sam Davies. La Benetton non ha giocato una partita superlativa ma ha diminuito sensibilmente il numero di errori commessi e ha condotto la gara distribuendo in modo omogeneo gli sforzi: ha concluso il primo tempo già in vantaggio 13-6 e lo ha mantenuto per tutta la ripresa, chiudendo la partita con un calcio di punizione di Marty Banks, l’acquisto estivo più importante il cui arrivo in squadra si è già notato parecchio, per disciplina, tecnica e visione di gioco. Ora la Benetton è quinta nella propria conference (ce ne sono due) e in questo momento sembra in grado di giocarsi almeno il quarto posto.
La grande sorpresa è arrivata sabato dal Sudafrica, che quest’anno partecipa al Pro14 con due squadre, i Free State Cheetahs e i Southern Kings. Le Zebre sono rimaste in Sudafrica per una settimana buona: il 16 settembre hanno giocato, e perso 54-39, contro i Cheetahs, ma sono riuscite comunque a guadagnare un punto bonus per il numero di mete segnate. Sabato invece hanno ottenuto una vittoria impressionante contro i Southern Kings, battuti 43-17 e in netta difficoltà alla loro prima partecipazione nel Pro14.
La vittoria in Sudafrica servirà soprattutto al morale della squadra, che viene da mesi complicati. In estate infatti, a causa di problemi economici che si portavano avanti da tempo, le Zebre hanno trascorso settimane senza una vera e propria società, senza allenatore e con i giocatori pagati in ritardo. Ora sono diventate al cento per cento una franchigia di proprietà della federazione, ma hanno perso diversi importanti giocatori e si sono presentate in Pro14 come squadra più debole della loro conference.