Il sindaco di Bagheria del Movimento 5 Stelle è indagato per la gestione dei rifiuti
Il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, eletto con il Movimento 5 Stelle nel 2014, ha ricevuto oggi dai carabinieri un avviso di garanzia per un’indagine che lo riguarda. Cinque ha anche ricevuto un obbligo di firma, significa che dovrà recarsi regolarmente in una caserma di polizia o carabinieri dove dovrà firmare un registro, per dimostrare che non si è allontano dalla città. Cinque è indagato per rivelazione di segreto di ufficio, omissione di atti d’ufficio e, secondo Repubblica, anche per abuso d’ufficio e turbativa d’asta. L’indagine riguarda la gestione dei rifiuti a Bagheria, che si trova in provincia di Palermo.
L’inchiesta è condotta dal procuratore di Termini Imerese Ambrogio Cartosio e coinvolge numerosi dipendenti del Comune. Il sito LiveSicilia scrive che al momento sedici dipendenti hanno ricevuto l’obbligo di firma. Non è chiaro su quale episodio stiano indagando i magistrati, ma due anni fa ci furono proteste e segnalazioni in procura da parte dell’opposizione in consiglio comunale per l’affidamento in via diretta alla società Tech del servizio raccolta rifiuti nel comune. Bagheria ha 55 mila abitanti ed è governata dal 2014 dal Movimento 5 Stelle. All’epoca Patrizio Cinque sconfisse al ballottaggio il candidato del centrosinistra.