Chi sono gli altri sette candidati alle primarie del Movimento 5 Stelle
A parte una senatrice, sono per lo più attivisti con qualche incarico a livello locale: avranno quattro giorni di tempo per provare a battere Di Maio
Lunedì il Movimento 5 Stelle ha annunciato i nomi degli 8 candidati alle primarie per il candidato presidente del Consiglio. Oltre al vice presidente della Camera Luigi Di Maio, da molto tempo indicato come il candidato favorito, nessuno di loro è particolarmente conosciuto: la senatrice Elena Fattori è l’unica altra parlamentare del Movimento 5 Stelle ad essersi candidata, tutti gli altri sono ex assessori, consiglieri comunali o di circoscrizione. Non è ancora chiaro quando esattamente si svolgeranno le votazioni, ma il blog di Grillo ha annunciato che il candidato sarà scelto entro il 23 settembre e sarà annunciato alla festa del Movimento che si svolgerà a Rimini tra il 22 e il 24 settembre. Gli otto candidati, quindi, avranno al massimo quattro giorni per fare campagna elettorale e cercare di farsi conoscere: Di Maio, naturalmente, parte molto avvantaggiato.
Vincenzo Cicchetti ha 62 anni ed è stato capogruppo al consiglio comunale di Riccione. È un imprenditore informatico, è sposato e ha un figlio. Al Quotidiano.net ha spiegato di essere deluso dalla piega presa di recente dal Movimento 5 Stelle e di volersi candidare esplicitamente contro Di Maio: «Ci è stato imposto solo perché giovane e telegenico. Ma non possiamo presentarci con uno che non è laureato, non ha mai lavorato e non sa l’inglese». Nel suo profilo sul sito ufficiale del Movimento si descrive così:
Mai avuto rapporti di lavoro con la pubblica amministrazione e quindi non condizionabile nelle sue scelte. Un semplice cittadino mai appoggiato/sostenuto/caldeggiato da gruppi di pressione/potere/interessi/amicizia/clientela.
Elena Fattori è l’unica parlamentare ad essersi candidata. Ha 51 anni e nel 2013 è stata eletta senatrice nella circoscrizione Lazio. Ha una laurea e un dottorato in biologia e nella sua carriera parlamentare ha adottato posizioni molto critiche nei confronti dei vaccini, spesso ai limiti del complottismo e comunque commettendo parecchi errori.
Gianmarco Novi ha 40 anni ed è stato fino al 2017 consigliere comunale del Movimento 5 Stelle a Monza. Si descrive come un “vegano/fruttariano” e crede alla cosiddetta “teoria del signoraggio”, una complicata teoria del complotto che ha al centro le banche centrali e la stampa di moneta. Tra gli avversari di Di Maio appare uno dei più preparati: è tra i pochi ad aver girato un video per sostenere la sua candidatura.
Domenico Ispirato ha 54 anni è nato e ha vissuto a Napoli, ma si è trasferito a Verona nel 1995. È geometra e ha lavorato nell’edilizia, anche se recentemente ha iniziato a fare il cuoco. A Verona è stato consigliere di circoscrizione. Sul sito Rousseau ha riassunto così la sua esperienza amministrativa:
«Durante il mandato sono state realizzate più di 70 azioni (mozioni, interrogazioni e proposte). Tra le più importanti sono: la messa in sicurezza del campo spettacoli viaggianti, l’impedimento di voler realizzare un Palaghiaccio nel parco pubblico Maggiolino, il NON riempimento della dismessa cava Speziala, la partecipazione alla salvaguardia di Villa Pullè».
Nadia Piseddu, 28 anni, consigliera comunale di Vignola, in provincia di Modena. È laureata in ingegneria aerospaziale e lavora come impiegata in un’azienda di packaging. Anche lei ha girato un video promozionale e sul sito Rousseau si descrive così:
«Nonostante i tanti sacrifici fatti anche dalla mia famiglia, ho avuto la fortuna di studiare e credo che questa fortuna debba essere restituita mettendo a disposizione ciò che ho imparato per dare voce a tutti quelli che vorrebbero dire ma, per una ragione o per un’altra, non ne hanno la possibilità».
Marco Zordan, ex assessore di Sarego, un comune di poco meno di settemila abitanti in provincia di Vicenza. Zordan vive ad Arzignano, poco lontano da Sarego, ha 43 anni e fa il consulente informatico. Della sua esperienza in Comune racconta:
«Abbiamo trovato un Comune dove le email venivano stampate e poi scansionate per essere protocollate. Tutti i documenti protocollati venivano stampati in doppia copia; le delibere “viaggiavano” in forma cartacea tra gli uffici per le autorizzazioni, piuttosto che un debito grande quasi quanto il bilancio comunale. Ora, solo dopo il primo mandato, il debito è stato ridotto di quasi il 60%; fax, email si scaricano automaticamente nel protocollo; le delibere e le determine comunali sono tutte firmate digitalmente»
Andrea Davide Frallicciardi, 39 anni, perito elettronico, ex consigliere comunale di Figline Valdarno tra il 2011 e il 2013, quando il comune si è fuso con quello di Incisa. Al quotidiano Repubblica ha raccontato di quando ha letto l’annuncio dell’apertura delle candidature: «Ho letto il post e ho pensato di fare il mio piccolo. Posso prendere uno, cinque o mille voti, non mi interessa». Frallicciardi è anche un cantante.