È morto l’architetto Gin Wong, esponente dello stile Googie di Los Angeles
Cioè quello con edifici che ricordano jet, navicelle spaziali, auto e dischi volanti
È morto a 94 anni Gin Wong, un architetto modernista cinese naturalizzato statunitense, che nel Dopoguerra progettò molti edifici di Los Angeles, tra cui gli studi televisivi di CBS, l’aeroporto internazionale della città, case, ristoranti e un distributore di benzina a Beverly Hills diventato una delle sue opere più famose e riconoscibili. Wong è morto il primo settembre a Beverly Hills, ma la notizia è stata data ieri dal New York Times.
Il distributore di benzina progettato da Gin Wong nel 1966 a Beverly Hills (Chris Lott)
La stazione di servizio, con le due ali del tetto che si curvano verso l’alto, è considerata uno dei migliori esempi al mondo di stile Googie, un genere di architettura futuristica influenzata dal mondo delle macchine, degli aerei, dei viaggi spaziali e dell’era atomica, nato in California negli anni Quaranta e diffuso fino agli anni Sessanta. Caratterizzato da linee curve e forme geometriche, dall’impiego di vetro, acciaio e luci a neon, era impiegato di frequente per i motel, i distributori di benzina, i caffè, e altri luoghi che associamo, anche esteticamente, alla cultura pop americana. La stazione di benzina di Wong ne è un esempio elegante, in grado di svolgere una funzione pratica pur richiamando a una certa idea di mondo, tecnologico, affascinato dallo spazio e dal futuro, tanto da ricordare, come scrisse il giornalista Bob Pool sul Los Angeles Times, una navicella spaziale e insieme un disco volante.
Il distributore di benzina progettato da Gin Wong nel 1966 a Beverly Hills (Steve Boland)
Gin Wong era nato il 17 settembre del 1922 a Guangzhou (o Canton), in Cina ed era arrivato a Los Angeles a nove anni con una zia. Si laureò in architettura e iniziò a lavorare in due studi, il Pereira & Luckman e il William L. Pereira & Associates, dove progettò negli anni Cinquanta gli studi di CBS. Divenne presidente di uno dei due studi e nel 1973 ne aprì uno tutto suo, che poi chiuse due anni dopo quando andò in pensione.