Le indagini sull’attentato di venerdì a Londra
La polizia ha arrestato un ragazzo di 18 anni e una casa nella periferia di Londra è stata perquisita
Sabato 16 settembre un ragazzo di 18 anni è stato arrestato a Dover, nel Regno Unito, nell’ambito dell’inchiesta sull’attentato alla metro di Londra, che il 15 settembre ha ferito almeno 30 persone, tre delle quali sono ancora in ospedale. L’identità del ragazzo arrestato non è ancora stata diffusa e la polizia non ha chiarito se lo considera o meno il responsabile dell’attentato; ha però detto che si tratta di un arresto “significativo”. Il Metropolitan Police Service (MET), la polizia di Londra, ha detto che il fatto che il ragazzo sia stato arrestato a Dover, da dove partono i traghetti per la Francia, fa pensare che stesse pensando di andare all’estero. Al momento non è chiaro se l’attentato sia stato fatto da una sola persona o se ce n’erano altre coinvolte in qualche modo.
Nel pomeriggio di sabato 16 settembre, la polizia ha iniziato una ingente operazione a Sunbury-on-Thames, a sud-ovest di Londra, che sembra legata all’attentato di ieri. Il Guardian ha scritto che l’obiettivo dell’operazione era una casa-famiglia, gestita da una coppia (lei ha 71 anni, lui 88) che ne nel 2009 aveva ottenuto un MBE, un’importante onorificenza del Regno Unito.
La sera del 15 settembre, nel giro di poche ore, sono successe due cose importanti: l’attacco era stato rivendicato dallo Stato Islamico (O ISIS), e il governo di Theresa May aveva deciso di aumentare il livello di allerta nazionale a “critical”, il massimo della scala, che indica che un nuovo attacco può essere imminente.
Theresa May says UK terror threat level raised to critical, highest possible level, after London Tube blast https://t.co/HCBPJZo8XY pic.twitter.com/liMAODY2IV
— BBC Breaking News (@BBCBreaking) September 15, 2017
L’attacco è stato compiuto per mezzo di una bomba rudimentale, esplosa in un treno fermo alla stazione della metropolitana di Parsons Green, a sud ovest del centro di Londra, alle 8.20 locali. Già nelle ore successive all’attentato sono circolate online delle foto e un video che mostrano la bomba: nel video si vede una borsa della spesa parzialmente infuocata con dentro un secchiello e alcuni cavi. Sia Sky News sia BBC hanno detto che fonti della polizia dicono che la bomba era collegata a un timer. Fonti interne alla polizia citate dai principali giornali britannici dicono che la bomba non ha funzionato completamente, e l’esplosione è stata ridotta. Nessuno dei 29 feriti è in condizioni gravi.
#parsonsgreen pic.twitter.com/0OUV819EtE
— Sylvain Pennec (@sylvainpennec) September 15, 2017
Nel comunicato sulla sua agenzia semi-ufficiale Amaq, lo Stato Islamico ha scritto che il responsabile dell’attacco di ieri è un suo “distaccamento”. Secondo alcuni esperti di terrorismo, come la giornalista del New York Times Rukmini Callimachi, l’espressione potrebbe indicare che dietro l’attentato ci siano più persone. La notizia non è ancora stata confermata ufficialmente.