L’Appalachia oltre il libro di geografia

È una regione piena di miti e stereotipi, mostrata nelle foto "silenziose e dense" di Aaron Blum

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L’Appalachia è una regione culturale degli Stati Uniti orientali che dai confini meridionali dello Stato di New York attraversa la Pennsylvania, il West Virginia, il Kentucky, il Tennessee, il North Carolina, fino all’Alabama settentrionale, il Mississippi e la Georgia. Forse ve la ricordate per i monti che la attraversano, gli Appalachi, o perché è conosciuta come una delle zone più povere degli Stati Uniti. L’Appalachia è nell’immaginario comune un luogo misterioso, pieno di miti e soggetto a stereotipi che riguardano i suoi abitanti, spesso descritti come poco istruiti. Il fotografo Aaron Blum – che viene dal West Virginia e vive a Pittsburgh dal 2010 – ha realizzato un progetto fotografico in cui esplora la sua identità di appalachiano nei confronti delle narrazioni prevalenti della regione.

«L’Appalachia mi attira come una memoria spettrale. C’è una forza ineffabile che mi costringe a sospendere la realtà e ad abbracciare la superstizione e il mito. È un desiderio di mantenere la mia cultura e la mia storia nonostante il mondo moderno. Le foreste nebulose, muschi avvolgenti e angoli scuri sembrano dire una verità più pura. Questo è un luogo dove si può lavare via il peccato nelle acque fresche di un ruscello, dove gli uccelli vengono a traghettare via le anime alla vita successiva, le rocce bruciano e il kudzu (una pianta rampicante, ndr) nasconde».

Nella sua descrizione del progetto Blum fa riferimento ad alcune credenze popolari, come quelle che riguardano gli uccelli del malaugurio (si dice ad esempio che se qualcuno della famiglia è malato e un gufo si ferma nei dintorni della casa per alcuni giorni sia un presagio di morte), e alla fatica di far coesistere una mente razionale con credenze che fanno parte della propria cultura e che involontariamente condizionano la propria visione del mondo. Molte delle sue fotografie sono state ricreate utilizzando ricordi, episodi passati e stereotipi, quindi non sono immagini documentarie ma raccontano comunque molte cose. Le sue foto sono silenziose e dense, come ha scritto il New Yorker: mostrano il fogliame, la luce crepuscolare, gli animali, le persone e i dettagli della regione visti da uno che la conosce. Blum ha realizzato le immagini in tre anni, scattandole tra West Virginia, Virginia, Tennessee, Kentucky, Ohio e Pennsylvania: e all’inizio voleva solo documentare la popolazione di salamandre che ci vive. Altri suoi progetti che si possono vedere sul suo sito.