I ribelli della minoranza musulmana rohingya hanno dichiarato un cessate il fuoco unilaterale di un mese
In Myanmar (o Birmania) i ribelli della minoranza musulmana rohingya, che da fine agosto sono impegnati in scontri molto violenti con le forze di sicurezza birmane, hanno dichiarato un cessate il fuoco unilaterale della durata di un mese, per cercare di fermare la crisi umanitaria in corso nel paese, in particolare nello stato nord-occidentale del Rakhine. L’annuncio sul cessate il fuoco è stato fatto il 10 settembre, e i ribelli hanno anche chiesto che le associazioni umanitarie riprendano le loro operazioni. Per ora non sono arrivati commenti ufficiali dal governo del Myanmar.
I rohingya appartengono a una delle minoranze più perseguitate al mondo. Sono musulmani e vivono per lo più nello stato del Rakhine: sono poco più di un milione, in un paese dove la stragrande maggioranza delle persone è buddista. Gran parte delle discriminazioni a cui sono sottoposti i rohingya sono legali e compiute dal governo.