Le accuse di stupro contro due carabinieri di Firenze
Due studentesse americane hanno detto di essere state violentate mercoledì notte e la procura di Firenze ha aperto un'indagine
Due studentesse statunitensi di 21 anni hanno detto di essere state violentate da due carabinieri nella notte tra mercoledì e giovedì scorso, a Firenze, dopo che i due agenti avevano offerto loro un passaggio per tornare verso casa a tarda notte. La denuncia è stata fatta dalle due ragazze giovedì mattina e oggi i giornali hanno scritto che, avendo trovato diversi riscontri, la procura di Firenze ha deciso di aprire un’indagine a carico dei due carabinieri.
Le due ragazze – stando a quanto scrivono i giornali – hanno raccontato di essere state violentate nell’androne e nell’ascensore del palazzo dove vivono in centro a Firenze, dove erano state riaccompagnate in auto da due carabinieri dopo che – uscite a tarda notte da una discoteca – non avevano trovato un taxi per tornare a casa. Il Corriere della Sera ha scritto che l’auto dei carabinieri era arrivata insieme ad altre due auto vicino alla discoteca per la segnalazione di una rissa: a quel punto le due ragazze sarebbero salite in auto con i due carabinieri per tornare a casa. Una volta arrivati, scrive Repubblica, i carabinieri «sembra che abbiano avvisato la centrale che si fermavano per un controllo», trovando quindi una scusa per scendere dall’auto.
Secondo Repubblica la procura avrebbe trovato dei testimoni che hanno visto le due ragazze salire sull’auto dei carabinieri e gli esami medici a cui sono state sottoposte hanno confermato che al momento della denuncia avevano avuto da poco dei rapporti sessuali. Le due ragazze, dopo essere state portate in ospedale per dei controlli, sono state interrogate lungamente e fino a tarda notte nella giornata di ieri, poi la procura ha deciso di aprire un’indagine sul conto dei due carabinieri. Secondo il Corriere della Sera sono «due militari toscani, il primo poco più che trentenne, il secondo è un 45enne», che non sembrano essere ancora stati interrogati.