I prossimi iPhone terranno molto alla vostra faccia
Saranno presentati tra una settimana e – a quanto pare – avranno un sistema per il riconoscimento facciale che servirà per sbloccare il telefono
Tra una settimana Apple presenterà la nuova versione dei suoi iPhone nel corso di un evento speciale organizzato nel suo nuovo campus a Cupertino, a poca distanza da San Francisco, in California. La presentazione di quest’anno è più attesa del solito perché è il decimo compleanno dell’iPhone, un’occasione che secondo molti osservatori sarà sfruttata da Apple per mettere in vendita una sorta di versione celebrativa del suo famoso telefono, e quindi più innovativa rispetto all’iPhone 7 presentato appena un anno fa. Come al solito negli ultimi mesi sono circolate anticipazioni – non confermate e di ogni tipo – su come sarà fatto il nuovo iPhone 8 (ammesso venga chiamato così, circolano anche ipotesi diverse), e tra le più ricorrenti e ritenute plausibili c’è quella su un sistema di riconoscimento facciale per sbloccare il telefono, senza dovere utilizzare un codice o un sensore per le impronte digitali come sugli attuali modelli.
L’anticipazione non ha sorpreso più di tanto i proprietari di telefoni Samsung e di altri smartphone che utilizzano Android, il principale concorrente di iOS (il sistema operativo che fa funzionare gli iPhone e gli iPad). Una prima versione di sblocco del telefono tramite riconoscimento facciale fu introdotta su Android sei anni fa circa, e da allora ha ricevuto diversi aggiornamenti diventando sempre più affidabile. Samsung, dal canto suo, ha realizzato autonomamente sistemi aggiuntivi per sbloccare i suoi smartphone, usando non solo il riconoscimento facciale, ma anche quello dell’iride (la parte colorata degli occhi intorno alla pupilla). Altri produttori hanno fatto altrettanto, ma Apple potrebbe comunque riuscire a vendere come “nuova” la sua idea, come del resto fa spesso con tecnologie già esistenti, ma poco conosciute, che riesce a rendere più efficaci, semplici e intuitive da usare.
Negli ultimi anni Apple ha investito molto per realizzare un sistema di riconoscimento dei volti affidabile e soprattutto sicuro. Tra le altre cose ha acquisito l’azienda RealFace, specializzata proprio in questo genere di tecnologie, e la società PrimeSense, che si era fatta notare sviluppando i primi sistemi di rilevazione dei movimenti e delle espressioni facciali per Kinect, uno degli accessori per la console di videogiochi Xbox di Microsoft. I loro sistemi si sono dimostrati di qualità superiore rispetto a molti concorrenti, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza.
Quando furono introdotti i primi smartphone che potevano essere sbloccati tramite la fotocamera e un software di riconoscimento facciale, in molti sollevarono dubbi e preoccupazioni. Organizzazioni per la tutela della privacy e hacker dimostrarono che potevano essere sufficienti una fotografia ben definita, o un video, della faccia del proprietario del telefono per riuscire a sbloccarglielo a sua insaputa, ottenendo quindi l’accesso ai suoi dati. Oltre ai problemi di sicurezza c’erano quelli legati alla scarsa qualità dei sistemi di riconoscimento: un cappello, un’acconciatura diversa dal solito o un paio di occhiali talvolta confondevano il software rendendo impossibile il riconoscimento e richiedendo quindi l’inserimento del classico PIN per sbloccare il telefono.
I progressi compiuti negli ultimi anni, soprattutto nella tecnologia delle fotocamere, ha permesso di migliorare le cose. Le nuove soluzioni, come quelle che si pensa stia per introdurre Apple con i prossimi iPhone, sono basate su sistemi che permettono di realizzare una sorta di scansione tridimensionale della propria faccia. In pratica la fotocamera “vede” il soggetto in profondità, creando un’immagine virtuale più accurata, che viene memorizzata e usata per confrontarla con l’inquadratura del proprietario del telefono quando lo vuole sbloccare. Il sistema è molto più sicuro e per essere aggirato richiede conoscenze e mezzi raffinati, difficili da ottenere e padroneggiare. Nessun sistema di blocco è comunque a prova di intrusione: un utente malintenzionato potrà sempre spiarvi mentre inserite il PIN numerico per sbloccare il telefono, così come è stato dimostrato che si possono realizzare copie sintetiche dei polpastrelli per “rubare” le impronte digitali di qualcuno e usarle per sbloccare lo smartphone tramite il sensore (anche in questo caso è molto difficile farlo, soprattutto con i sensori più recenti).
Secondo la maggior parte degli esperti, il sensore per le impronte digitali presente sugli attuali iPhone è il più affidabile e veloce per sbloccare il telefono, senza contare la sua praticità essendo integrato all’interno del tasto “Home”, per controllare molte funzionalità del telefono. Viene quindi da chiedersi perché Apple abbia deciso di puntare su un altro sistema, che almeno all’inizio potrebbe risultare macchinoso per gli affezionati del classico sensore. La risposta, secondo le anticipazioni, è che il nuovo iPhone avrà la parte frontale quasi completamente occupata dallo schermo, e che quindi non ci sarà posto per il sensore, che sarà spostato sulla parte posteriore del telefono, in una posizione meno accessibile.
L’unica cosa che sopravviverà all’ingombro dello schermo sarà la fotocamera per scattarsi i selfie accompagnata da qualche altro sensore ottico. La fotocamera avrà quindi la capacità di riconoscere la faccia del proprietario del telefono e di sbloccarlo, senza dover toccare il tasto con il sensore per le impronte digitali. Il sistema potrebbe essere inoltre utilizzato per altre attività, come l’autorizzazione dei pagamenti tramite Apple Pay, ma anche in questo caso occorrerà attendere la presentazione per avere qualche conferma. A quanto pare, il classico tasto “Home” sarà sostituito da un tasto virtuale inserito al di sotto dello schermo, con funzionalità tali e quali a quello attuale.
Secondo analisti e osservatori, Apple la settimana prossima non sancirà comunque la fine del sensore per le impronte digitali sulla parte frontale degli iPhone. La società probabilmente presenterà più versioni del suo smartphone: degli iPhone 7 aggiornati e più evoluti degli attuali, che forse saranno chiamati iPhone 7s mantenendo la tradizione degli ultimi tempi (anno pari = nuovo telefono, anno dispari = sua evoluzione), e un telefono completamente nuovo in occasione dell’anniversario.