Merkel ha vinto il dibattito contro Schulz
Nell'atteso confronto tv per le elezioni federali la cancelliera è apparsa più preparata e tranquilla del suo avversario, che è molto indietro nei sondaggi
Domenica sera la cancelliera tedesca uscente, Angela Merkel, si è confrontata in un atteso dibattito televisivo con Martin Schulz, in vista delle elezioni politiche federali che si terranno in Germania il prossimo 24 settembre. Merkel, che guida l’Unione Cristiano-Democratica (CDU), cerca un quarto mandato consecutivo da cancelliere, mentre Schulz del Partito Socialdemocratico (SPD) è alla sua prima campagna elettorale per diventare capo del governo, dopo avere trascorso una lunga carriera politica nelle istituzioni dell’Unione Europea. Il dibattito è stato nel complesso pacato e ha tradito in parte le aspettative di alcuni osservatori, che l’hanno definito a tratti noioso. Entrambi i candidati sono apparsi rilassati e non si sono attaccati più di tanto, con Merkel che ha vinto il confronto secondo i sondaggi realizzati alla fine della trasmissione durata 90 minuti e trasmessa in diretta dalle quattro principali emittenti tedesche.
Martin Schulz – che è molto indietro nei sondaggi, che gli attribuiscono tra i 15 e i 17 punti in meno rispetto a Merkel – in alcuni passaggi del confronto è stato più aggressivo e ha cercato di mettere in difficoltà la sua avversaria sui temi dell’immigrazione e dell’economia. L’ha per esempio accusata di non avere coinvolto adeguatamente gli altri leader dell’Unione Europea quando, due anni fa, il suo governo ha deciso di accogliere circa un milione di migranti. Merkel ha risposto dicendo che in quel momento non c’erano alternative e che sarebbe stato impensabile chiudere i confini. La cancelliera ha comunque riconosciuto qualche errore nella gestione della crisi dei migranti, ma ha anche detto che oggi ripeterebbe le stesse decisioni principali assunte all’epoca.
Un altro momento acceso nel dibattito ha riguardato l’economia, con Schulz che ha accusato Merkel di non avere fatto nulla per evitare l’aumento delle disuguaglianze sociali in Germania. Schulz ha accusato il governo uscente di avere sottovalutato l’aumento del costo della vita, a partire dagli affitti, e di non avere reagito contro la diminuzione degli stipendi. Merkel si è difesa ricordando che l’economia tedesca continua a crescere, così come il numero dei posti di lavoro, come dimostrato dai principali indicatori economici.
Schulz ha avuto il difficile compito di distanziarsi dal governo Merkel nonostante il suo partito faccia parte da quattro anni della coalizione che con CDU e CSU governa la Germania, dopo un’analoga esperienza di grande coalizione tra il 2005 e il 2009. Schulz è stato molto attento nel criticare le iniziative di governo nelle quali l’SPD ha avuto un ruolo marginale o per lo meno più defilato, ma in alcuni passaggi del confronto le obiezioni alle politiche del governo sono apparse quasi paradossali: le differenze tra le proposte dei due candidati non sono così marcate, come si era già notato nel corso della campagna elettorale poco avvincente e poco seguita dagli elettori.
Secondo i sondaggi condotti dopo il dibattito, Merkel è stata più convincente per il 55 per cento dei telespettatori, contro il 35 per cento di Schulz (i restanti hanno detto di non sapere o di averli trovati uguali). Per Merkel, restia ai confronti televisivi e poco abile nei comizi, è stata la prima vera vittoria in un dibattito da quando si è candidata per la prima volta alla cancelleria nel 2005. Nei sondaggi realizzati prima della trasmissione, il 64 percento degli intervistati aveva comunque detto di aspettarsi una migliore resa di Merkel rispetto a Schulz.
Lo scorso inverno, quando aveva ufficializzato la sua candidatura, Martin Schulz era apparso come un avversario forte e credibile, con diversi osservatori che si erano spinti a dire che avrebbe potuto sconfiggere Merkel alle elezioni federali. Passati la curiosità e l’entusiasmo per la novità, le cose per Schulz sono rapidamente peggiorate, complici alcune sconfitte in importanti elezioni locali in giro per la Germania dove l’SPD è andato male. Ora Schulz confida nel 50 per cento dell’elettorato che dice di essere ancora indeciso su chi votare, ma secondo gli analisti sarà molto difficile superare Merkel e la sua politica affidabile e non urlata.