La fine dell’estate
«Il 31 d’agosto
c’è una storia che nasce
e un’estate che muore»
Brunori Sas, “Guardia ’82”, Vol. 1 (2009)
«La spiaggia di Guardia rovente
Era piena di gente
Si parlava di sport
di Pertini e BearzotIo ignaro di questo, ignaro di tutto
Fabbricavo castelli di sabbia
Con paletta e secchiello
ed in testa un cappelloE lei, stava senza mutande
Ma io non la guardavo neanche
M’infilavo i braccioli e poi dritto nel mare
Non sapevo neanche cosa fosse l’amore.Dieci anni più tardi la vidi, vicino a un falò
E bruciava la carne e bruciavano canne
Io stavo seduto da solo a suonar la chitarra
A cantare canzoni, a cercare attenzioniMa lei non mi guardava neanche
Ed io facevo finta di niente
Ingollavo Peroni e iniziavo a urlare
Delle pene che solo ti sa dare l’amoreSulla spiaggia lattine anni ’80
Quando il mare s’incazza e riporta
Ricordi che avevi
coperto di sabbiaPalloni arancioni sgonfiati
Fare “ciao” a un treno che passa
E guardare nel cielo
la scia di un aereoE lei, sempre senza mutande
Ed io che non capivo neanche
E scavavo la sabbia cercando tesori
E vedevo la vita soltanto a coloriE poi, di colpo fra le sue braccia
Noi due, stretti sotto la doccia
La paura e la voglia
di fare l’amoreIl 31 d’agosto
c’è una storia che nasce
e un’estate che muore»