Almeno 1.200 persone sono morte per le alluvioni nel sud est asiatico
Almeno 1.200 persone sono morte per le alluvioni delle ultime settimane in India, Nepal e Bangladesh e si stima che 40 milioni di persone abbiano dovuto lasciare la loro casa a causa degli allagamenti. Il Guardian ha scritto che sono state distrutte 18.000 scuole e che quasi due milioni di bambini, al momento, non potranno continuare regolarmente i loro studi.
Il sud est asiatico è spesso colpito da alluvioni nel periodo dei monsoni tra agosto e settembre, ma quest’anno le piogge sono state più intense e violente del solito. La situazione peggiore è in India, dove nello stato indiano del Bihar sono morte almeno 500 persone e diversi milioni hanno perso le loro case, spesso poco più che baracche costruite nelle grandi zone coltivate del paese o nelle periferie delle città. 100 persone sono morte nello stato dell’Uttar Pradesh e ci sono stati problemi molto gravi anche a Mumbai, dove oggi – probabilmente a causa delle piogge – è crollata una palazzina di quattro piani. In Bangladesh, oltre ai morti e agli sfollati, sono stati distrutti migliaia di ettari di campi coltivati, dalla cui produttività dipende gran parte dell’economia del paese.