Le prime foto del Festival del cinema di Venezia
È la 74esima edizione, che finirà il 9 settembre: chi c'è già, chi arriverà e quali sono i film di cui per ora si è parlato di più
È iniziata oggi la 74ª edizione del Festival del cinema di Venezia, che finirà il 9 settembre con l’assegnazione del Leone d’oro, il premio più importante. La cerimonia di apertura è stasera alle 19 e sarà seguita dalla proiezione di Downsizing di Alexander Payne, uno dei film in concorso. Le persone più fotografate di oggi sono stati i membri della giuria, presieduta da Annette Bening, e gli attori e il regista di Downsizing: Matt Damon, Kristen Wiig, Hong Chau e Alexander Payne.
Il Festival si tiene al Lido di Venezia ed è organizzato dalla Biennale di Venezia, una delle più importanti istituzioni culturali al mondo. Il nome esatto del festival è “Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica”. È considerato importante sia per il cinema in quanto arte (l’anno scorso vinse un film filippino in bianco e nero, lungo più di tre ore, con lunghe inquadrature fisse) sia per il cinema dal punto di vista economico e sociale, che dà del lavoro ad alcune persone e ne fa divertire o emozionare altre.
Il festival di Venezia è il più antico del mondo (arrivò un paio d’anni dopo gli Oscar, ma quelli sono premi, non un festival con proiezioni di film nuovi) ed è anche piuttosto importante: già da qualche anno se ne parla come di una “rampa di lancio per gli Oscar” perché capita spesso che i film prestigiosi che vengono presentati finiscano poi per vincere come Miglior film agli Oscar, com’è successo nel 2015 e nel 2016 con Birdman e con Spotlight. Un anno fa a Venezia fu presentato La La Land, che poi vinse l’Oscar per il Miglior film solo per un paio di minuti. Oltre a La La Land, che comunque è andato molto bene sotto diversi punti di vista, un anno fa a Venezia furono mostrati per la prima volta anche Arrival, Jackie, Animali notturni e i primi episodi di The Young Pope.
La giuria
La giuria che assegnerà i premi principali è presieduta quest’anno dall’attrice statunitense Annette Bening e ne fanno parte: la regista e sceneggiatrice rumena Ildikó Enyedi, il regista messicano Michel Franco, il regista Edgar Wright, il regista cinese Yonfan, il critico cinematografico David Stratton, e le attrici Rebecca Hall, Anna Mouglalis e Jasmine Trinca. Due premi però li sappiamo già: sono i Leoni alla carriera che il primo settembre sono assegnati a Jane Fonda e a Robert Redford, prima della proiezione di Le nostre anime di notte, il loro film fuori concorso.
I 21 film in concorso
- Madre! – Darren Aronofsky (Stati Uniti)
- Suburbicon – George Clooney (Stati Uniti)
- The Shape of Water – Guillermo del Toro (Stati Uniti)
- L’insulte – Ziad Doueiri (Francia, Libano)
- La villa – Robert Guèdiguian (Francia)
- Lean on Pete – Andrew Haigh (Regno Unito)
- Mektoub, My Love: Canto Uno – Abdellatif Kechiche (Francia, Italia)
- Sandome No Satsujin – Koreeda Hirokazu (Giappone)
- Jusqu’à la gard – Xavier Legrand (Francia)
- Ammore e malavita – Manetti Bros. (Italia)
- Foxtrot – Samuel Maoz (Israele, Germania, Francia, Svizzera)
- Tre manifesti a Ebbing, Missouri – Martin McDonagh (Stati Uniti, Regno Unito)
- Hannah – Andrea Pallaoro (Italia, Belgio, Francia)
- Downsizing – Alexander Payne (Stati Uniti)
- Jia Nian Hua – Vivian Qu (Cina, Francia)
- Una famiglia – Sebastiano Riso (Italia)
- First Reformed – Paul Schrader (Stati Uniti)
- Sweet Country – Warwick Thornthon (Australia)
- Ella & John – Paolo Virzì (Italia)
- Human Flow – Ai Weiwei (Germania, Stati Uniti)
- Ex Libris – The New York Public Library – Frederick Wiseman (Stati Uniti)
I film più interessanti, per quanto ne sappiamo ora
In concorso ci sono quattro film diretti da registi italiani: quello di cui si è parlato di più è Ella & John, il film on the road di Paolo Virzì. È il suo primo in inglese e i protagonisti sono Donald Sutherland e Helen Mirren. I film con i nomi più importanti – e di conseguenza quelli più attesi – sono Madre! e Suburbicon. Il primo è drammatico, tendente all’horror, e parla di una coppia la cui vita relativamente tranquilla si complica “all’arrivo di un nuovo ospite”. Gli attori principali saranno Jennifer Lawrence, Javier Bardem, Michelle Pfeiffer, Ed Harris e Kristen Wiig. Il secondo è diretto da George Clooney e ha una sceneggiatura scritta dai fratelli Coen, il cui tocco è molto evidente anche solo nel trailer. Il film è ambientato qualche decennio fa in una città apparentemente tranquillissima. Almeno fino a che un gruppo di ladri entra in una casa, episodio che provoca un certo cambiamento nel personaggio interpretato da Matt Damon, e poi in tutta la città. C’è molta attesa anche per The shape of water, un bizzarro film di Guillermo del Toro: è ambientato durante la Guerra fredda e racconta la storia d’amore fra un’inserviente di un laboratorio muta e una creatura metà uomo metà anfibio.
Tra le persone più famose le cui fotografie ci capiterà di vedere nei prossimi giorni ci sono quindi: Jennifer Lawrence, George Clooney, Javier Bardem, Penelope Cruz, Helen Mirren, Donald Sutherland, Isabelle Huppert e Sienna Miller.
I premi – e le foto – del festival di Venezia di un anno fa
Leone d’Oro per il miglior film: The Woman Who Left di Lav Diaz
Gran premio della giuria: Nocturnal Animals di Tom Ford
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Emma Stone per La La Land
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Oscar Martínez per El Ciudadano Ilustre
Miglior sceneggiatura: Noah Oppenheim per Jackie di Pablo Larrain
Premio speciale della giuria: The Bad Batch di Ama Lily Amirpour
Premio Marcello Mastroianni: Paul Beer, attrice di Frantz
Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: The Last of Us di Ala Eddine Slim
Miglior film della sezione Orizzonti: Liberami di Federica Di Giacomo
Leone d’Argento per la miglior regia (a due film): Amat Escalante per La region salvajee Andrei Konchalovsky per Paradise
Il film che vinse un anno fa
The Woman Who Left è il 19º film del regista filippino Lav Diaz, molto noti tra i critici, quasi sconosciuto a gran parte del pubblico. Dura tre ore e 46 minuti (poco, considerato che Diaz ne ha fatto anche uno di nove ore) ed è girato in bianco e nero con inquadrature fisse, alcune delle quali durano diversi minuti. È ambientato nel 1997 e parla soprattutto – ma c’è tempo anche per altro – di un’insegnante filippina che dopo 30 anni di carcere per un omicidio che non ha commesso decide di andare a cercare il vero autore di quell’omicidio.