• Mondo
  • Sabato 26 agosto 2017

A Bruxelles un uomo ha aggredito due soldati con un coltello

La procura federale belga dice che è stato un atto di terrorismo: l'assalitore è stato ucciso

(AURORE BELOT/AFP/Getty Images)
(AURORE BELOT/AFP/Getty Images)

Intorno alle 20.20 di ieri sera un uomo ha aggredito con un coltello due soldati a Bruxelles, nel quartiere centrale di Sainte Catherine, ferendone leggermente uno. L’aggressore è stato ucciso poco dopo da altri soldati presenti in zona. La polizia federale belga ha detto che è stato un atto di terrorismo, e aggiunto che durante l’attacco l’uomo ha urlato Allahu Akbar (“Dio è il più grande” in arabo).

Alcune ore dopo l’attacco la polizia ha fatto sapere che l’aggressore era un uomo di circa trent’anni che non aveva legami jihadisti noti alle autorità. L’allerta per la sicurezza in tutto il paese è rimasta al livello tre su quattro, e non sarà aumentata: le autorità ritengono che l’aggressione di ieri a Bruxelles sia un fatto isolato.

Quello di ieri sera è il secondo attacco terroristico ad essere sventato a Bruxelles nel giro di due mesi. Il 20 giugno un uomo provocò una piccola esplosione alla Stazione Centrale, e fu ucciso dai militari di guardia. I magistrati belgi dissero che il responsabile era un cittadino marocchino di 36 anni: pianificava di far esplodere una grossa bomba con dentro chiodi e bombolette di gas, ma alla fine c’era stata solo una piccola esplosione. In casa sua fu trovato del materiale esplosivo – cosa che faceva pensare che l’attacco fosse stato programmato da tempo – e tracce della sua vicinanza allo Stato Islamico.