«Se tirano qualcosa spaccategli un braccio»
Lo ha detto uno dei poliziotti che da stamattina a Roma sta disperdendo un gruppo di rifugiati senza casa con la forza
Stamattina a Roma la polizia ha usato la forza per disperdere circa 150 migranti – perlopiù rifugiati e richiedenti asilo – dal centro di Roma. Fino a qualche giorno fa queste persone abitavano in un palazzo occupato di via Curtatone, che sabato 20 è stato sgomberato; stamattina è stata invece sgomberata Piazza Indipendenza, dove si erano accampati alcuni degli ex residenti del palazzo. Tutti hanno diritto di restare in Italia, ma non sembra gli sia stata proposta una sistemazione alternativa. Durante una delle cariche della polizia un operatore di Repubblica TV ha registrato un poliziotto – che descrive come un funzionario che guidava gli agenti – mentre dice: «Devono sparire, peggio per loro. Se tirano qualcosa spaccategli un braccio». In un comunicato che parla del video, la Questura di Roma ha scritto che «sono in corso approfondimenti per accertare eventuali irregolarità».
Il palazzo di via Curtatone era occupato dalla fine del 2013 e ci abitavano circa 800 persone, soprattutto rifugiati o richiedenti asilo provenienti da Eritrea ed Etiopia. Subito dopo lo sgombero di sabato 20, l’amministrazione comunale non ha offerto una soluzione alternativa ai residenti del palazzo. A 107 persone, fra cui donne con bambini e anziani, era stata lasciata la possibilità di rimanere nel palazzo. Il portavoce di UNICEF Italia Andrea Iacovini ha riferito che stamattina donne e bambini del palazzo sono stati trasportati in Questura su dei pullman. Non sappiamo invece dove siano le 150 persone che sono state caricate dalla polizia stamattina.