I cani blu di Mumbai
Sono comparsi una decina di giorni fa nella periferia della città, si è scoperto che sono diventati così per colpa di un'industria locale
Una decina di giorni fa alcuni abitanti della periferia di Mumbai, in India, avevano notato un branco di cani randagi dal colore insolito: il loro pelo era diventato blu, una tonalità decisamente innaturale. Alcuni attivisti locali hanno segnalato la stranezza al Maharashtra Pollution Control Board, l’agenzia statale che si occupa di inquinamento ambientale. I funzionari dell’agenzia hanno scoperto che un’azienda privata scaricava illegalmente della tinta blu nel fiume Kasadi, dove i cani erano soliti fare il bagno. Mercoledì scorso le autorità indiane hanno chiuso l’azienda, che si chiamava Ducol e produceva coloranti artificiali.
L’Hindustan Times ha scritto che in tutto cinque cani sono stati contaminati dalla tinta. Stanno tutti bene: la sostanza non era tossica e i cani non dovrebbero avere conseguenze a lungo termine.
Il Kasadi scorre in un’area densamente industrializzata: secondo una ONG locale solamente nel complesso industriale di Taloja, lo stesso posto dove sono stati avvistati i cani blu, lavorano 977 industrie. Un’attivista locale per i diritti degli animali contattata dall’Hindustan Times ha accusato diverse altre industrie locali di minacciare la salute delle piante e degli animali locali, e ipotizzato che in futuro potrebbero esserci altri casi simili a quello dei cani blu.