Alcuni militari in borghese hanno occupato il parlamento delle Maldive per evitare un voto di sfiducia
Martedì alcuni militari in borghese hanno occupato il Parlamento delle Maldive per evitare una mozione di sfiducia contro il presidente della Camera, uno stretto alleato del presidente Abdulla Yameen, da tempo accusato di avere tendenze autoritarie. I militari hanno cercato di impedire ai parlamentari dell’opposizione di entrare nell’aula, come si vede in un video pubblicato su Twitter da Imthiyaz Fahmy, del Partito Democratico delle Maldive.
Military in plainclothes blocking MPs entering chamber.Said MPs cannot enter before 8:55am.Proceedings begin at 9:00,surrounded by military. pic.twitter.com/hJHdxPkdkm
— 𝐈𝐦𝐭𝐡𝐢𝐲𝐚𝐳 𝐅𝐚𝐡𝐦𝐲 (@Imthiyazfahmy) August 22, 2017
Un’altra deputata, Eva Abdulla, ha scritto che dopo molte insistenze alcuni deputati sono riusciti a entrare, ma hanno trovato il presidente della Camera Abdulla Maseeh Mohamed circondato da altri militari in borghese. Mohamed ha aperto la sessione del Parlamento e l’ha chiusa nel giro di cinque minuti, impedendo che avesse luogo qualsiasi voto. È la terza volta dallo scorso marzo che polizia e militari impediscono all’opposizione di concludere un voto di sfiducia nei confronti del presidente della Camera.
Military siege of Parliament continues:1st sitting of month-Speaker conducts session surrounded by soldiers in plainclothes #ParliamentSiege pic.twitter.com/qUJWuky0bX
— Eva Abdulla 🎈❓ (@evattey) August 22, 2017
Mohamed è considerato uno degli alleati più importanti del presidente Yameen, che ha ottenuto il potere nel 2013, dopo aver deposto Mohamed Nasheed, il primo presidente democraticamente eletto nella storia del paese. Yameen è il fratellastro di Maumoon Abdul Gayoom, dittatore del paese fino all’elezione di Nasheed nel 2008. Oggi la maggioranza del Parlamento si è schierata con Nasheed, che ha ottenuto asilo politico nel Regno Unito. Yameen fino a questo momento è riuscito a tenere a bada l’opposizione proclamando diverse volte lo stato di emergenza e non convocando il Parlamento o facendolo soltanto alla presenza di polizia e militari.