Charlize Theron fa tutto quello che fa John Wick, ma all’indietro e sui tacchi
Parliamo del film d'azione e di spie "Atomica bionda", uscito giovedì, di cui i critici dicono benissimo
Il fumettista Bob Thaves fece dire, a uno dei suoi personaggi che guardava un poster del grande ballerino Fred Astaire: «Certo che era grande, ma Ginger Rogers faceva tutto quello che faceva lui, solo che all’indietro e sui tacchi». Nella sua recensione di Atomica bionda – il film di spie e d’azione con Charlize Theron, nei cinema da giovedì – Joanna Robinson ha scritto che Theron «fa tutto quello che fa John Wick, solo che all’indietro e sui tacchi». John Wick è il protagonista di due film d’azione con Keanu Reeves. Il regista di Atomica bionda è David Leitch, un ex capo-stuntmen che avrebbe dovuto dirigere John Wick – Capitolo 2, ma che ha cambiato idea per mettersi a dirigere Atomica bionda.
Il film è tratto dal graphic novel The Coldest City e Charlize Theron, che l’ha anche prodotto, ci pensava da qualche anno, già da prima di fare Furiosa in Mad Max: Fury Road. È una cosa notevole che un’attrice da Oscar come Theron – l’ha vinto nel 2004 per Monster – se la cavi così bene anche in film come questi: metteteci pure che ha fatto la cattiva in Biancaneve e il cacciatore e in Fast & Furious 8.
Atomica bionda è ambientato nel 1989 a Berlino, quando il Muro c’era ancora ma ci sarebbe rimasto per pochissimo. Theron è una spia britannica del MI6 (quello di James Bond) che viene mandata a Berlino per sistemare casini, recuperare documenti, fare un po’ d’ordine prima della fine della Guerra fredda. Lì deve collaborare tra gli altri con una sregolata spia interpretata da James McAvoy e con un agente della CIA interpretato da John Goodman. Ma è un film di spie: non si capisce chi vuole cosa e chi sta con chi.
Ancor più che un film di spie, Atomica bionda è un film d’azione. Ci sono tante scene di lotta: una dura quasi dieci minuti e sembra un intero piano sequenza, cioè una scena girata senza tagli (in realtà i tagli ci sono ma non si vedono). Diversi critici ne hanno parlato come di uno dei migliori film d’azione dell’anno; praticamente tutti hanno parlato bene di come recita e fa a botte Charlize Theron. Come ha scritto Michael Roffman su Consequence of Sound, Theron aveva già fatto suo il premio di attrice da film d’azione del decennio grazie a Furiosa, il suo personaggio nell’ultimo Mad Max, ma Atomica bionda – in cui a un certo punto usa una corda legata a un cattivo per calarsi fuori da una finestra in stile Indiana Jones – «è un’ulteriore conferma». La scena della corda è una di quelle messe online dalla casa di produzione: quel momento arriva dopo quasi due minuti di calci, pugni e padelle in faccia.
Nel caso di Theron si parla spesso del fatto che, quando lei era piccola, sua madre uccise suo padre che, alcolizzato, stava minacciando moglie e figlia. Di conseguenza si parla spesso anche dei parallelismi tra le “donne forti” che interpreta Theron e la sua vita. Al New York Times, lei ha detto: «Bisogna essere idioti per non capire che mi piacciono donne forti, che combattono e vincono e se la cavano in ogni situazione. Non vittime, ma nemmeno supereroine».
Per girare Atomica bionda, Theron si è allenata per diverse ore al giorno per diversi giorni, tra gli altri anche con Reeves, e durante le riprese si è pure rotta un paio di denti. Nei mesi precedenti alle riprese ha lavorato con otto diversi personal trainer e Leitch, che in passato ha fatto la controfigura di Jean-Claude Van Damme per le scene d’azione (sì, le usava anche Jean-Claude Van Damme, scusate se abbiamo spezzato la favola) e che ha detto, di Theron: «Si è allenata tanto duramente quanto si allenava lui, solo che lei partiva da zero conoscenze di base sulle arti marziali». Leitch ha detto anche che Theron fa parte di quell’1 per cento di attori che fanno le loro scene d’azione e che dopo aver visto quanto era diventata brava ha cambiato certe scene, capendo che Theron avrebbe potuto fare anche 20 diverse mosse di fila, senza bisogno di nessuna pausa. Se siete di quelli che guardano raramente un video tra un paragrafo e l’altro, quello qui sotto vale un’eccezione.
È piaciuta molto anche la colonna sonora, questa: