Anthony Scaramucci pensava di durare più di un cartone del latte
Cosa ha detto al "Late Show" l'ex capo della comunicazione della Casa Bianca licenziato da Trump (con citazione di Game of Thrones)
Negli ultimi giorni Anthony Scaramucci – capo della comunicazione della Casa Bianca per dieci giorni, prima di essere licenziato da Donald Trump – ha dato diverse interviste sulla sua breve esperienza nell’amministrazione americana e sul suo licenziamento. Per esempio ha parlato con il canale televisivo statunitense ABC e ha partecipato al “Late Show” condotto da Stephen Colbert, uno dei programmi più noti e seguiti degli Stati Uniti. Scaramucci ha detto a Colbert:
«Non pensavo che sarei durato molto, ma pensavo comunque di durare più di un cartone del latte».
Si pensa che Scaramucci sia stato rimosso su indicazione di John F. Kelly, ex generale scelto a fine luglio come capo dello staff della Casa Bianca: prima di lui erano stati licenziati Sean Spicer, capo ufficio stampa, e Reince Priebus, capo dello staff prima di Kelly.
Poco dopo la sua nomina a capo della comunicazione, Scaramucci si era vantato di poter riferire direttamente al presidente e non, come invece funziona di solito, a Priebus. Dopo qualche giorno Scaramucci aveva telefonato al giornalista del New Yorker Ryan Lizza per conoscere l’identità di una sua fonte: e di lì a poco la telefonata era diventata assurda e Scaramucci aveva accusato Priebus di essere responsabile di diverse fughe di notizie dalla Casa Bianca verso i giornali. Con riferimento a quella telefonata (di cui Lizza ha potuto parlare perché Scaramucci non gli ha detto prima – come si fa di solito – che sarebbe stata riservata, off the records), Colbert ha detto: «Voglio che tu sappia che siamo on the record, stiamo registrando, quello che indossi è un microfono».
Nella sua intervista a Colbert, Scaramucci ha citato anche Arya Stark di Game of Thrones e ha detto che ogni notte prima di dormire si ripete i nomi delle persone che deve uccidere: «Sono come Arya Stark, ho fatto una lista di voi scrittori comici, la mia kill list». Colbert ha risposto: «Stai minacciando in maniera comica di uccidere le persone che lavorano per me?». Scaramucci ha risposto: «Scherzo. Ormai non mi è più permesso scherzare. Questa cosa l’ho imparata».
Tra le altre cose Scaramucci ha detto che Trump ha sbagliato a condannare in modo esplicito i razzisti, i neonazisti e suprematisti bianchi con un paio di giorni di ritardo rispetto all’attacco di Charlottesville e ha detto di ritenere Trump una persona “compassionevole” e che per fare il presidente ha dovuto «lasciare uno stile di vita lussuoso». Colbert ha risposto: «Davvero? Dobbiamo sentirci in colpa per qualcuno che ha lasciato uno stile di vita da milioni di dollari per diventare l’uomo più potente del mondo?». Alla domanda «Steve Bannon è un suprematista bianco?», Scaramucci ha risposto: «Non penso che lo sia, ma non glielo ho mai chiesto».
Scaramucci è un finanziere newyorkese che non aveva nessuna esperienza in termini di comunicazione. Ha 53 anni ed è noto per essere stato uno dei principali finanziatori della campagna elettorale di Trump. In tv Scaramucci aveva anche condotto un programma sulla finanza per Fox Business Network. Alla nomina di Scaramucci si erano opposti il capo ufficio stampa Sean Spicer, che si era dimesso, e anche il capo dello staff Reince Priebus. Scaramucci e Priebus avevano un pessimo rapporto da molti anni: all’inizio dell’amministrazione Trump, Priebus era riuscito a fermare la nomina di Scaramucci a un altro incarico all’interno della Casa Bianca.