Taylor Swift non è più accusata di aver fatto perdere il lavoro al dj che la palpò nel 2013
Un giudice del Colorado ha respinto l’accusa del dj David Mueller secondo la quale la cantante statunitense Taylor Swift gli avrebbe fatto perdere il lavoro dopo averlo accusato di molestie sessuali. Il giudice ha stabilito che Swift non è più imputata del processo, che però continuerà nei confronti della madre della cantante, Andrea Swift, e del suo collaboratore Frank Bell, a loro volta accusati da Mueller. Lunedì proseguiranno le udienze sulla causa che ha sporto Swift nei confronti di Mueller, per molestie sessuali: l’episodio avvenne nel 2013, quando Mueller palpò il sedere di Swift mentre si scattava una foto con lei. Swift, che stava facendo un tour e aveva accettato di incontrare il dj locale Mueller, aveva protestato con la sua stazione radio, che lo aveva licenziato due giorni dopo. Una ex guardia del corpo di Swift, presente al momento delle molestie, ha confermato durante il processo di aver visto Mueller mettere la mano sotto la gonna di Swift. Giovedì rispondendo all’avvocato di Mueller, che le aveva chiesto se pensava che il suo assistito avesse ricevuto la punizione che meritava, Swift aveva detto: «Non permetterò che tu o il tuo cliente mi facciate sentire come se in qualche modo fosse stata colpa mia».