Almeno 60 bambini sono morti nell’ultima settimana in un ospedale indiano
Almeno 60 bambini ricoverati nell’ospedale Baba Raghav Das, vicino alla città di Gorakhpur, in India, sono morti tra lunedì e venerdì, per motivi non ancora chiariti. Trenta di loro sono morti solo tra giovedì e venerdì. L’ospedale è accusato di essere responsabile della morte dei bambini – molti dei quali erano nel reparto di neonatologia – per non aver pagato la società che lo riforniva di ossigeno, che per questo ha interrotto la fornitura. Secondo i funzionari dell’Uttar Pradesh, lo stato in cui si trova Gorakhpur, non è stata la carenza di ossigeno a uccidere i bambini, molti dei quali erano stati ricoverati in condizioni gravi. Il ministro della Sanità dell’Uttar Pradesh Sidharth Nath Singh ha detto che nonostante la fornitura fosse stata interrotta, l’ospedale non era a corto di ossigeno, ma ha ammesso che per due ore l’ospedale è stato senza bombole d’emergenza e per questa ragione le operazioni di rianimazione necessarie sono state fatte a mano, usando sacche di plastica.
L’Uttar Pradesh è una delle regioni più povere dell’India e ogni anno centinaia di bambini muoiono a causa di diverse malattie, tra cui l’encefalite; molti dei bambini morti negli scorsi giorni avevano questa malattia. Negli ultimi tre anni durante il mese di agosto dai 19 ai 22 bambini sono morti all’ospedale Baba Raghav Das. Sulle morti dell’ultima settimana è stata aperta un’indagine.