Il video della grande rissa tra due clan di rom a Bergamo
È stato girato martedì pomeriggio, in un parcheggio di Trescore: sono state arrestate quattro persone
Sta girando molto sui siti di news il video di una grande rissa avvenuta martedì pomeriggio a Trescore, in provincia di Bergamo, tra gli appartenenti a due famiglie di rom, Nicolini e Horvat. Il video, diffuso dai Carabinieri di Bergamo, è un po’ confuso, ma si capisce che la rissa ha coinvolto circa venti persone e sei auto e che sono stati sparati dei colpi di pistola. Sembra che la rissa sia stata causata da un litigio relativo ad alcuni sequestri fatti nei giorni prima dalla Guardia di finanza, e che i due gruppi coinvolti si fossero dati appuntamento sul posto. I Carabinieri hanno arrestato in tutto quattro persone, altre sono indagate e oggi dovrebbero esserci i primi interrogatori per capire cosa è successo.
L’Eco di Bergamo spiega che il video è stato girato intorno alle 14.30 di martedì da una telecamera di sicurezza in piazzale Pertini, in un grosso parcheggio poco distante dall’ospedale locale. Le prime macchine che si vedono nel video, scrive l’Eco di Bergamo, sono quelle dei membri della famiglia Nicolini: due Hummer (uno bianco e uno mimetico), un’Alfa Romeo e una Mercedes. Scendono alcune persone, alcune auto si allontanano e poi arriva, dalla parte opposta del piazzale, un altro suv, di colore scuro, che secondo l’Eco di Bergamo è quello della famiglia Horvat. Il suv degli Horvat viene speronato con violenza dall’Alfa Romeo, poi si vede un uomo vestito di bianco sparare in direzione del suv, che poi viene speronato anche da uno dei due Hummer dei Nicolini. Poi arriva anche un’altra auto, bianca, con altri membri della famiglia Horvat: a quel punto inizia una rissa che coinvolge quasi tutti, occupando tutto il piazzale.
I Carabinieri hanno arrestato i fratelli Elvis e Kevin Nicolini di 33 e 24 anni, la loro madre Angelica Pellerini, di 50 anni, e Davide Carabetta, che secondo l’Eco di Bergamo era stato assoldato per aiutare nella rissa quelli della famiglia Horvat. Il Corriere della Sera dice che in tutto sono stati raccolti 15 bossoli di proiettili, anche se non è ancora stato stabilito con certezza chi li abbia sparati.