Ora in Nepal chi chiude le donne con le mestruazioni in capanne isolate andrà in prigione
Il Parlamento del Nepal ha approvato una legge che prevede tre mesi di carcere e una multa per chi obbliga le donne con le mestruazioni a stare chiuse in piccole capanne isolate e costruite a questo scopo. È una pratica induista tradizionale chiamata “chhaupadi”; secondo uno studio del 2010 viene rispettata o fatta rispettare dal 19 per cento delle donne nepalesi con età compresa tra 15 e 49 anni, soprattutto nelle zone rurali. Il “chhaupadi” viene praticato nella convinzione che le donne siano impure e portino sfortuna quando hanno le mestruazioni e nel periodo successivo al parto: per questo non si lascia che tocchino il bestiame e gli uomini, e che si lavino all’interno delle case. Alle ragazze inoltre non viene permesso di andare a scuola.
La “chhaupadi” era stata dichiarata illegale già nel 2005, ma non era stata prevista nessuna forma di pena per chi obbliga una donna a rispettarla. La nuova legge è arrivata dopo che recentemente due donne sono morte mentre si trovavano nelle capanne: una ragazza è morta il mese scorso, dopo essere stata morsa da un serpente, un’altra era morta nel dicembre 2016, soffocata dal fumo di un fuoco che aveva acceso per riscaldarsi nella sua capanna. Secondo alcuni attivisti per i diritti umani però la nuova legge non risolverà il problema, sia perché il “chhaupadi” viene praticato con convinzione, sia perché le stesse donne che vi si sottopongono sono convinte che sia una pratica giusta.