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  • Lunedì 7 agosto 2017

I parlamentari iraniani criticati per i loro selfie con Federica Mogherini

Secondo qualcuno è stato un segno di debolezza verso l'Occidente, secondo altri solo una cosa un po' imbarazzante

Yazdi/TIMA via REUTERS
Yazdi/TIMA via REUTERS

Alcuni parlamentari iraniani sono stati molto criticati in Iran per come hanno trattato Federica Mogherini durante la cerimonia di insediamento del presidente Hassan Rouhani per il suo secondo mandato, sabato scorso al Parlamento iraniano, a Teheran.

Mogherini, che è l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Unione Europea, era stata invitata come ospite: quando la cerimonia in Parlamento si è conclusa, è stata circondata da una ventina di parlamentari entusiasti che le hanno fatto foto con il cellulare o le hanno chiesto di posare per dei selfie. Le foto scattate in Parlamento sono stare molto riprese dai media iraniani, e i parlamentari coinvolti sono stati molto criticati per il loro comportamento, che avrebbe “umiliato” e “imbarazzato” il Parlamento.

L’agenzia di stampa Fars News ha usato l’hashtag “selfie della vergogna” postando le foto scattate sabato in Parlamento.

Secondo il parlamentare Alireza Salimi il comportamento dei suoi colleghi è stato deprecabile perché ha mostrato un certo asservimento a una potenza occidentale, ma scrive BBC che in molti sui social media hanno preso in giro l’aspetto grottesco di vedere 20 uomini che fanno foto a una donna, come se fosse una sorta di attrazione.

https://twitter.com/weblogz/status/893911914279038976?ref_src=twsrc%5Etfw&ref_url=http%3A%2F%2Fwww.bbc.com%2Fnews%2Fworld-middle-east-40843727

https://twitter.com/SHAH_DULABI/status/894065227620388864

Ahmad Mazani, uno dei parlamentari che si vede nelle foto con Mogherini, ha cercato di giustificare lo strano comportamento suo e dei suoi colleghi dicendo che durante la cerimonia era stato vietato avere interazioni con gli ospiti, e per questo tutti si erano avvicinati a Mogherini a cerimonia conclusa per fare delle foto. Mogherini, in una relazione sul suo viaggio in Iran, non ha parlato di quello che era successo al Parlamento.