Anche Israele ce l’ha con al Jazeera
Il ministro delle comunicazioni ha detto che cercherà di espellerla dal paese, ma non è chiaro se ci riuscirà
Durante una conferenza stampa il ministro delle Comunicazioni israeliano Ayoub Kara ha fatto sapere di voler chiudere l’ufficio del network di notizie al Jazeera ed espellerlo dal paese. Al Jazeera è un grande e rispettato network di notizie che ha sede in Qatar e che in parte è proprietà della famiglia reale qatariota. Negli ultimi mesi è stato espulso da vari paesi arabi come l’Arabia Saudita e la Giordania nell’ambito della campagna di isolamento portata avanti da questi paesi contro il Qatar. Israele ce l’ha con al Jazeera per ragioni diverse: da tempo ritiene che fomenti le proteste violente contro il proprio governo (le ultime delle quali sono avvenute due settimane fa a Gerusalemme). Già a fine luglio il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva lasciato intuire che avrebbe cercato di espellere il network dal paese.
Nella conferenza stampa, a cui al Jazeera non è stata ammessa, Kara ha accusato al Jazeera di appoggiare il terrorismo e ha detto che farà richiesta per revocare i permessi ai suoi giornalisti, per chiudere il suo ufficio a Gerusalemme e per sospendere le sue trasmissioni. Dan Williams, un giornalista di Reuters che si occupa di Israele e Palestina, ha però fatto notare che Kara non ha l’autorità per fare nemmeno una di queste cose, e che le autorità competenti “non sembrano avere fretta” di esaudire le sue richieste. La misura più facile da applicare potrebbe essere quella di revocare le credenziali ufficiali dei giornalisti di al Jazeera tramite il Government Press Office (GPO), l’agenzia governativa che regola la presenza e gli accessi dei giornalisti stranieri in Israele.
Israel's satellite/cable providers, Police Ministry % @GPOIsrael don't sound like they're in a rush to shut down local @AlJazeera operation.
— Dan Williams (@DanWilliams) August 6, 2017
Al Jazeera esiste dal 1996 e dal 2006 ha una versione in inglese: è una televisione con un sito internet particolarmente attivo, soprattutto per quanto riguarda le notizie sui paesi del Medio Oriente. È presente in più di 70 paesi del mondo e i suoi programmi sono trasmessi in più di 100. Divenne particolarmente nota anche a quelli non del settore dal 2001 in poi, perché era tra le altre cose il canale che trasmise per primo i messaggi di Osama bin Laden. Per al Jazeera media network lavorano in tutto più di tremila persone, di 70 diverse nazionalità. A giugno si era parlato di al Jazeera dopo che alcuni paesi arabi sunniti – tra cui Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto e Bahrein – che avevano isolato in vari modi il Qatar, accusandolo di sostenere il terrorismo, avevano presentato al Qatar una lista di richieste, offrendo in cambio la fine dell’isolamento. Una di queste richieste (tutte rifiutate) riguardava la chiusura di al Jazeera, che tra le altre cose aveva risposto pubblicando questo video su Twitter.
Journalism is not a crime. pic.twitter.com/NlZuMhtezQ
— Al Jazeera English (@AJEnglish) June 24, 2017