Non fa così caldo solo in Italia
Ci sono temperature decisamente sopra la media anche in gran parte dell'Europa centrale e del sud, e andrà avanti ancora per un po'
Da qualche giorno in Italia fa molto caldo e, soprattutto al centro-sud, continuerà a farlo almeno fino a metà della prossima settimana. Di quanto faccia caldo ve ne siete probabilmente accorti uscendo di casa, o leggendo e sentendo parlare di questo «anticiclone africano Lucifero», dei bollini rossi in quasi 30 città italiane, della grande ondata di caldo, del caldo record, dei rimedi contro il caldo, del caldo più caldissimo che c’è e delle altissime temperature percepite (che sono una cosa diversa da quello che scrivono i giornali). Il caldo di questi giorni è comunque più caldo del solito, e da qualche tempo è un problema anche nel resto d’Europa.
(un grafico del Guardian: in rosso i paesi in cui il caldo di questi giorni è diventato pericoloso per la salute)
Il caldo di questi giorni ha riguardato e sta riguardando molti paesi dell’Europa centrale e del sud: come ha scritto il Guardian, 11 di loro (compresa l’Italia) hanno alzato al livello massimo la loro allerta contro il caldo e due di loro, Francia e Spagna, stanno pensando di farlo. In diverse parti d’Europa le temperature – quelle vere e misurate, non quelle percepite – hanno superato i 40 gradi centigradi: è la più grande “ondata di caldo” dal 2003 a oggi, e finora almeno due persone sono morte per i suoi effetti, una in Romania e una in Polonia. Questo caldo particolarmente intenso dovrebbe durare fino a mercoledì o giovedì della settimana prossima; dopodiché le temperature dovrebbero tornare ai livelli normali.
Le città in cui sono state registrate le temperature più alte sono Cordoba, nel sud della Spagna, Catania e Spalato, in Croazia. Tra oggi e domani ci si aspettano temperature che nel sud Italia e nei Balcani potrebbero arrivare fino ai 46 gradi centigradi. Non dovrebbe però essere superato il record della temperatura più alta mai registrata in Europa: fu nel 1977, quando ad Atene si arrivò ai 48 gradi centigradi.
Sempre il Guardian ha poi parlato di numerosi casi di colpi di calore e problemi legati al caldo: in Italia, per esempio, in questi i ricoveri in ospedale sono aumentate del 15 per cento rispetto al valore previsto, soprattutto a causa di persone che hanno avuto qualche tipo di problema per via del caldo.
Le ondate di caldo e gli anticicloni africani ci sono sempre stati, ed è relativamente normale che in alcuni casi (come per esempio nel 2003) ci siano temperature sopra la media. Come hanno spiegato alcuni scienziati in uno studio pubblicato su Environmental Research Letters, il problema è che più le temperature medie aumenteranno – lo stanno facendo e continueranno a farlo per via del riscaldamento globale – più saliranno anche le massime registrate durante i casi di “caldo record”. Gli scienziati hanno scritto che alla fine del secolo un’ondata di caldo simile a quella del 2003 potrebbe portare a temperature sui 50 gradi. Con tutte le conseguenze del caso per gli esseri umani e la loro salute, ma non solo. Si stima che nel 2003 le morti in qualche modo collegabili al caldo furono circa 20mila. Citando alcuni studi, uno dei quali pubblicato sul Lancet Planetary Health, BBC ha scritto che entro il 2100 il caldo estremo potrebbe diventare la causa di morte per 152mila persone all’anno.