Probabilmente il miglior Nizza di sempre
Lo affronterà il Napoli negli spareggi di Champions League, e l'anno scorso creò problemi a tutti
Sei degli otto titoli che il Nizza ha vinto in 113 anni di storia risalgono agli anni Cinquanta, che per questo è considerata “l’era d’oro” del club: quattro campionati francesi fra il 1950 e il 1959, due Coppe di Francia, la prima nel ’52 e la seconda nel ’54. Poi più nulla – salvo una Supercoppa nel 1970 e un’altra Coppa di Francia nel 1997 – nonostante il Nizza abbia continuato a essere una delle società più rilevanti del campionato di calcio francese. Da un paio di anni, tuttavia, la squadra è tornata ai vertici del calcio nazionale grazie a una nuova proprietà – l’ultima delle tante che si sono avvicendate negli ultimi due decenni – più molti acquisti azzeccati e giovani calciatori francesi diventati parte fondamentale della prima squadra. Dopo l’ottimo campionato disputato nella passata stagione, ora il Nizza si trova a disputare per la prima volta nella sua storia i playoff di Champions League, dove affronterà il Napoli.
Dopo le prime dieci giornate della passata stagione, il Nizza allenato dallo svizzero Lucien Favre si era ritrovato sorprendentemente in testa alla classifica della Ligue 1 con otto partite vinte, nessuna sconfitta e il secondo migliore attacco del campionato. Fin lì il Nizza era riuscito a mantenere anche la media punti più alta dei primi cinque campionati europei. Grazie alla solidità della squadra – vittorie contro Monaco, Lione e Marsiglia – e all’andamento incerto degli altri club di alta classifica, il Nizza è riuscito a rimanere in testa alla Ligue 1 fino a dicembre, per poi essere superato da Monaco e Paris Saint-Germain ma riuscendo a rimanere saldamente fra le prime tre posizioni.
Uno dei protagonisti della stagione del Nizza è stato Mario Balotelli, che si è trasferito in Francia la scorsa estate e lì sembra aver trovato un posto tranquillo per giocare a calcio come non faceva da anni, tra infortuni e indisciplina. Per Balotelli a Nizza è accaduto un po’ quello che successe due stagioni fa a un altro attaccante del club con un carattere particolare, il francese Hatem Ben Arfa, protagonista del quarto posto raggiunto nel 2016 e poi, grazie alle sue ottime prestazioni, passato al Paris Saint-Germain (dove però sembra essersi di nuovo un po’ perso).
La cosa di cui aveva più bisogno Balotelli, dopo le sue ultime travagliate stagioni, era giocare quanto qualsiasi altro calciatore professionista fa normalmente. Nella passata stagione i risultati di questa continuità si sono visti: Balotelli ha giocato 23 partite di Ligue 1, più altre 5 in nelle coppe, e ha segnato 17 gol. Si è fatto anche espellere tre volte, è stato infortunato per alcune settimane e non è stato convocato per un paio di partite di campionato, ma nei periodi in cui ha giocato in maniera costante ha fatto quello che in tanti si aspettano ancora di vedere da lui.
Il gol segnato nella partita di campionato contro il PSG, probabilmente la sua miglior prestazione dell’anno.
La ripresa del Nizza è iniziata due anni fa con l’ultimo anno di presidenza di Jean-Pierre Rivere, che a giugno dell’anno scorso ha venduto la maggioranza del club a un consorzio di investitori cinesi e statunitensi. Nella passata stagione, allenato dall’esperto Claude Puel – poi passato al Southampton – il Nizza fu una delle rivelazioni del calcio europeo e terminò il campionato in quarta posizione, a soli due punti da Monaco e Lione. Il suo miglior giocatore, Ben Arfa, fu uno dei calciatori più influenti e decisivi d’Europa, grazie ai 17 gol segnati e ai suoi numerosi assist, il tutto facendo anche divertire il pubblico con la sua tecnica fuori dal comune.
L’estate successiva il posto di allenatore è stato affidato a Favre, che dopo aver riportato il Borussia Mönchengladbach in Champions League diede le sue dimissioni in seguito al difficile avvio di stagione con la squadra. Dopo Favre e dopo aver perso alcuni giocatori di una certa importanza, il Nizza si è rinforzato acquistando l’esperto difensore brasiliano Dante dal Wolfsburg, un paio di giovani promettenti, il trequartista francese Younès Belhanda e appunto Balotelli dal Liverpool.
Favre è noto per essere un allenatore tatticamente abbastanza rigido, ma che lavora molto bene con i giovani e con i giocatori che hanno un potenziale ancora inespresso, di cui è composta in gran parte la rosa del Nizza. L’aspetto più importante delle tattiche di Favre è il pressing e il passaggio repentino dalla fase difensiva a quella offensiva mediante pochi e rapidi passaggi. I giocatori nella rosa del Nizza si sono dimostrati adatti al tipo di gioco imposto da Favre e praticamente tutti i calciatori che scesi in campo nel corso della stagione non hanno deluso: su tutti l’attaccante francese Alassane Pléa, il nuovo arrivato Belhanda e il giovane centrocampista Wylan Cyprien.
Un tipico gol del Nizza di Favre.
La squadra è rimasta più o meno la stessa dell’anno scorso: non ha venduto nessun titolare e si è rinforzata acquistando l’esperto terzino destro francese Christophe Jallet dal Lione e il promettente centrocampista 19enne Jean-Victor Makengo dal Caen. Dopo un’ottima preparazione estiva, terminata con quattro vittorie su cinque amichevoli disputate, il Nizza si è qualificato agli spareggi di Champions League eliminando l’Ajax con un doppio pareggio (1-1, 2-2) e nella partita di andata Balotelli ha segnato il gol del momentaneo vantaggio. Ora affronterà il Napoli, che è favorito per il passaggio del turno: ma non sarà semplice.