Il presidente del Brasile non verrà processato per corruzione dalla Corte Suprema
La Camera bassa del Parlamento brasiliano ha votato a larga maggioranza per respingere le accuse di corruzione contro il presidente del paese, Michel Temer, che quindi non dovrà affrontare un processo di fronte alla Corte Suprema. Il voto era molto atteso perché avrebbe potuto di fatto mettere fine alla presidenza di Temer: se i due terzi dei membri della Camera bassa brasiliana avessero approvato le accuse contro di lui, la Corte Suprema avrebbe potuto sospenderlo dal suo incarico per 180 giorni in attesa del processo. Nell’aprile dello scorso anno la stessa Camera aveva votato a favore dell’impeachment per l’allora presidente Dilma Rousseff, superando la soglia dei due terzi richiesta affinché il voto fosse valido.
Il Wall Street Journal ha scritto che Temer è riuscito a ottenere un voto a lui favorevole promettendo nuovi finanziamenti ai deputati di diversi stati brasiliani. Temer era stato accusato di corruzione passiva, ostruzione della giustizia e partecipazione a un’organizzazione criminale nell’inchiesta “Lava Jato”, che riguarda la rete di corruzione interna alla compagnia petrolifera statale Petrobras.