In Venezuela sono stati prelevati dalle loro case due importanti leader dell’opposizione, già agli arresti domiciliari
Martedì 1 agosto due dei leader dell’opposizione più importanti del Venezuela, Leopoldo López e Antonio Ledezma, che si trovavano agli arresti domiciliari, sono stati prelevati e portati via dalle loro case. Lilian Tintori, la moglie di López, ha scritto su Twitter che il marito era stato preso e che non sapeva dove l’avrebbero portato. I figli di Ledezma, Victor e Vanessa, hanno poi detto che il Sebin, i servizi segreti venezuelani, aveva preso il loro padre. Dei due momenti ci sono anche dei brevi video.
The dictatorship in Venezuela kidnaps @leopoldolopez from his house one hour ago @BBCWORLD @CNN @EL_PAIS @UNIVISIONpic.twitter.com/Xg3vA9ASkz
— 🦋Alexandra Franco Garboza 🌎 (@alexandrafranco) August 1, 2017
#ALERTA Momento en que es sacado de su residencia el Alcalde Antonio Ledezma por la Dictadura pic.twitter.com/KK6TiEvSgm
— Gaby Arellano (@gabyarellanoVE) August 1, 2017
I due leader si trovavano agli arresti domiciliari con l’accusa di aver incitato la violenza durante le proteste anti-governative nel 2014. Le loro famiglie hanno detto che se a López e a Ledezma accadrà qualche cosa di brutto ne riterranno responsabile direttamente il presidente Nicolás Maduro.
L’arresto è arrivato a due giorni dal voto per eleggere un’Assemblea costituente voluta dal presidente e molto osteggiata dalle opposizioni che controllano il Parlamento. Alcuni giorni prima della votazione, López aveva pubblicato un video su YouTube in cui invitava i venezuelani ad andare in piazza per protesta. Negli ultimi quattro mesi, da quando cioè si sono intensificate le manifestazioni dell’opposizione contro Maduro, si stima che almeno 100 persone siano morte negli scontri con gli agenti in tutto il paese, che 1.500 siano state ferite e che più di 500 siano state arrestate.