La rottamazione delle cartelle esattoriali va pagata entro oggi: le cose da sapere
Che si abbia scelto di saldare in una o in più rate, entro oggi bisogna versare il dovuto all'Agenzia delle Entrate - Riscossione, l'ente che ha preso il posto di Equitalia
Oggi, 31 luglio 2017, è l’ultimo giorno disponibile per pagare la prima o unica rata della cosiddetta “rottamazione della cartella esattoriale”, uno strumento fiscale che premia con alcuni sconti chi ha deciso di “rimettersi in pari” con i pagamenti delle tasse dovute allo Stato. La procedura della rottamazione è particolare anche per i cambiamenti che ci sono stati nella pubblica amministrazione: dall’inizio di luglio infatti il ruolo di principale riscossore di tasse e tributi in Italia è passato dalla società pubblica Equitalia, che ha smesso di esistere, al nuovo ente pubblico Agenzia delle Entrate – Riscossione.
Cos’è la rottamazione della cartella esattoriale
La Definizione agevolata (questo è il nome ufficiale) è la possibilità, introdotta come opzione una tantum dall’ultima legge di stabilità del governo Renzi, di saldare i propri debiti con l’Agenzia delle Entrate senza che siano applicate sanzioni o interessi di mora. Qualunque tipo di cartella esattoriale emessa tra il 2000 e il 2016 può essere rottamata, incluse quelle relative a multe e a pagamenti dovuti agli enti locali. Il termine ultimo per aderire alla rottamazione era il 21 aprile 2017: hanno aderito circa 800 mila persone e l’Agenzia delle Entrate si aspetta di superare l’obiettivo iniziale di 7,2 miliardi versati.
Le scadenze del 31 luglio
Chi ha aderito alla rottamazione poteva scegliere tra due modalità di saldare i propri debiti: pagare quanto dovuto in un’unica rata o dilazionare il pagamento in cinque rate. Nel secondo caso c’erano comunque una serie di limitazioni: il 70 per cento del debito andava saldato entro le prime tre rate, tutte dovute nel 2017, e sulle rate si applicavano comunque degli interessi del 4,5%. Sembra infatti che la maggior parte dei contribuenti abbia scelto la modalità della rata singola. Quale che sia la forma scelta, il primo (o unico) pagamento va versato entro oggi, 31 luglio.
Come pagare
Come abbiamo detto, i pagamenti sono dovuti entro il 31 luglio all’Agenzia delle Entrate – Riscossione, che dal 1 luglio ha sostituito Equitalia. Chi ha aderito ha ricevuto un bollettino RAV (che si può comunque richiedere sul sito dell’Agenzia) che si può pagare tramite la propria banca (anche online), presso i circuiti Sisal e Lottomatica e tramite gli sportelli, l’applicazione o il sito dell’Agenzia (qui l’elenco completo delle modalità). Sempre tramite il sito dell’Agenzia è possibile richiedere informazioni su quanto bisogna pagare o ottenere un bollettino per un singolo avviso qualora non si voglia (o possa) saldare completamente il proprio debito.