Chi è John Kelly, nuovo Capo dello staff della Casa Bianca
È un ex generale di 67 anni, e Trump lo ha scelto per sostituire Reince Priebus perché spera possa riportare ordine in un'amministrazione caotica
Il 28 luglio il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha scritto su Twitter di avere nominato nuovo capo dello staff della Casa Bianca l’ex generale John F. Kelly, che da sei mesi era ministro della Sicurezza nazionale. Kelly – che ha 67 anni e poca esperienza politica – ha preso il posto di Reince Priebus, della cui possibile sostituzione si parlava da tempo, per via di un sempre più complicato rapporto tra lui e Trump. Priebus andava anche pochissimo o per nulla d’accordo con Anthony Scaramucci, da poco diventato capo della comunicazione della Casa Bianca, ma già con un rapporto particolarmente privilegiato con Trump. In un’incredibile telefonata fatta a un giornalista del New Yorker, due giorni fa Scaramucci aveva accusato Priebus – usando molte parolacce – di essere responsabile di diverse fughe di notizie.
Priebus ha detto di avere rassegnato le sue dimissioni giovedì, il giorno della telefonata di Scaramucci, in cui il capo della comunicazione aveva peraltro detto che avrebbe mandato via Priebus. Pensava però che avrebbe avuto qualche giorno in più per organizzare la propria uscita dalla Casa Bianca. Trump gli aveva detto che avrebbe voluto un cambiamento due settimane fa, ha scritto il New York Times citando funzionari della Casa Bianca: si era convinto che non fosse abbastanza forte per il ruolo di Capo dello staff, che in una normale amministrazione è il braccio destro del presidente, con ampie autonomie decisionali per tutte le decisioni quotidiane e più piccole che decide di non fare arrivare fino al presidente.
Prima di diventare Capo dello staff, Priebus era stato per anni presidente del Partito Repubblicano, ed era considerato la figura che avrebbe provato a mantenere l’ordine in un’amministrazione caotica e colpita da continui scandali come quella Trump. Non ci è riuscito, e la nomina di Kelly – un militare – è stata interpretata come un tentativo estremo di Trump di riportare l’ordine alla Casa Bianca: è comunque molto inusuale scegliere una figura con così poca esperienza politica per quel ruolo. Sulla rimozione di Priebus, scrivono i giornali americani, hanno pesato le pressioni fatte su Trump dai suoi molti rivali e nemici nello staff del presidente, a partire da Scaramucci. Priebus, scrive il Washington Post, si era spesso lamentato con alcuni amici di non avere il controllo sui processi decisionali basilari alla Casa Bianca, a partire dagli annunci ufficiali, che spesso Trump ha fatto impulsivamente e senza preavviso.
John Francis Kelly è nato e cresciuto a Boston, in Massachusetts, in una famiglia cattolica e di origini irlandesi (così come molte altre a Boston) e studiò alla University of Massachusetts e alla Georgetown University. Entrò nella marina militare nel 1970 e dal 2012 al 2016, quando lasciò il suo incarico nelle forze armate, è stato responsabile delle attività militari statunitensi in America Latina e ai Caraibi. Si è quindi dovuto occupare anche di Guantanamo, a Cuba, il carcere di massima sicurezza istituito dall’amministrazione di George W. Bush dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. Kelly si è fatto notare per la sua opposizione a Obama e ai suoi propositi di chiusura di Guantanamo. In precedenza Kelly era stato anche in Afghanistan e Iraq. Robert, figlio di Kelly, è stato ucciso in Afghanistan nel 2010, mentre combatteva con la Marina degli Stati Uniti.
John Kelly nel gennaio 2016 (AP Photo/Wilfredo Lee)
Nei suoi mesi da responsabile della Sicurezza nazionale (Trump lo nominò circa otto mesi dopo che si era ritirato dall’esercito) Kelly si è invece occupato del cosiddetto “muslim ban” e dei vari divieti e delle varie limitazioni via via proposte da Trump. Il Guardian ha scritto che si è guadagnato la stima di Trump anche perché durante i mesi in cui si è occupato di sicurezza nazionale è diminuito il numero di ingressi illegali dal Messico, nonostante la costruzione del muro promesso in campagna elettorale da Trump non sia nemmeno lontanamente iniziata. A gennaio, Kelly si era detto favorevole al muro, ma aveva anche detto di ritenere che servissero altre misure per il controllo del confine.
Intervistato a giugno dalla CNN, aveva detto che la proposta di Trump di entrare nella sua amministrazione era stata del tutto inattesa, e che aveva chiesto consiglio a sua moglie Karen su cosa fare. Disse che lei gli rispose: «Se c’è una cosa che siamo, noi famiglia Kelly, è essere una famiglia al servizio della nazione. E se pensano che tu possa servire, allora devi farlo».
Nel tweet in cui ha comunicato la sua nuova nomina (probabilmente scritto mentre stava per scendere dall’Air Force One, l’aereo presidenziale), Trump ha detto che «Kelly è un grande americano e un grande leader. John [Kelly] ha fatto un lavoro spettacolare alla Sicurezza nazionale. È stato una delle stelle di questa amministrazione».
I am pleased to inform you that I have just named General/Secretary John F Kelly as White House Chief of Staff. He is a Great American….
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 28, 2017
…and a Great Leader. John has also done a spectacular job at Homeland Security. He has been a true star of my Administration
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) July 28, 2017