Due ministri del governo svedese si sono dimessi a causa di una violazione dei dati del governo
Il ministro degli Interni e il ministro dell’Infrastrutture del governo svedese hanno annunciato oggi le loro dimissioni a causa di uno scandalo avvenuto nel 2015, quando una società informatica che lavorava per il governo ottenne per errore l’accesso a una serie di database che contenevano informazioni riservate del governo e della polizia svedesi. Quando lo scorso gennaio lo scandalo è diventato pubblico, l’opposizione ha chiesto le dimissioni dei ministri dell’Interno, delle Infrastrutture e della Difesa.
Non è chiaro se l’accesso irregolare ai dati abbia prodotto dei danni reali. A gennaio, quando era diventato noto, il governo aveva licenziato il capo dell’autorità dei trasporti svedesi, accusato di avere gestito in maniera sbagliata gli accessi ai database riservati. Diversi tecnici IBM di base in Repubblica Ceca hanno ricevuto irregolarmente gli accessi a cui non avrebbero avuto diritto.
La crisi per il governo si è aggravata questa settimana, quando il partito di estrema destra Svedesi Democratici ha annunciato che avrebbe appoggiato la mozione di sfiducia degli altri partiti di opposizione. Grazie ai suoi voti, l’opposizione potrebbe raggiungere la maggioranza in parlamento. Per evitare una sfiducia che metterebbe a rischio l’intero governo, che ha il sostegno solo di una minoranza dei deputati, il primo ministro Stefan Lofven ha chiesto le dimissioni di due dei ministri accusati dello scandalo, ma ha aggiunto che il ministro della Difesa Peter Hultqvist rimarrà al suo posto. Non è ancora chiaro se l’opposizione porterà avanti un voto di sfiducia contro Hultqvist o si accontenterà delle dimissioni degli altri due ministri.